Il pensiero di Comolli per la nuova Juve: i temi chiave della presentazione

Le due figure dirigenziali, il punto su Tudor, sul ruolo di Chiellini e l'utilizzo dei dati nel calcio.
Toulouse FC v Liverpool FC: Group E - UEFA Europa League 2023/24
Toulouse FC v Liverpool FC: Group E - UEFA Europa League 2023/24 / Jean Catuffe/GettyImages
facebooktwitterreddit

La Juventus ha presentato Damien Jacques Comolli, introdotto in conferenza stampa dall'AD Scanavino come Direttore Generale sulla parte sportiva e commerciale. Una novità importante per provare a restituire ai bianconeri lo status perso nell'ultimo lustro. Una lunga carriera vissuta come direttore in diversi club; dal Saint-Etienne al Tolosa in patria fino al Liverpool e al Tottenham in Inghilterra, il tutto dopo 9 anni londinesi nei quali aveva svolto il ruolo di capo osservatore per l'Arsenal di Arsene Wenger.

Una figura nuova per la Vecchia Signora, ignota per quasi tutto il pubblico italiano e il cui volto si vedrà spesso nel corso della stagione, come affermato da lui stesso nella chiusura della conferenza stampa. Scopriamo i punti salienti della lunga interazione con i giornalisti.

Lo studio dell'italiano, l'ammirazione per il passato della Juventus e la prima conferma, a sorpresa. "Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione, non solo per il Mondiale per Club. L'ho già chiarito a lui in diverse occasioni, siamo un grandissimo club, ci sono tantissime speculazioni ma voglio ribadirlo chiaramente". Un tecnico visto da vicino anche quando il croato era alla guida del Marsiglia, del quale sottolinea l'intensità e la resilienza con cui giocava la sua squadra: "Sfortunatamente quell'anno ci hanno battuto entrambe le volte. Ne abbiamo anche parlato di questa cosa al telefono: l'intensità che la sua squadra ha messo quel giorno non è facile trovarla in Francia. Sono consapevole che ha fatto un lavoro eccezionale al Marsiglia, meritava di stare lì a lungo ma poi ha preso una decisione rispettabile. Quella resilienza e quell'impegno messo in mostra in quella stagione fu impressionante".

Lille OSC v Olympique de Marseille - Ligue 1 Uber Eats
Lille OSC v Olympique de Marseille - Ligue 1 Uber Eats / Christian Liewig/GettyImages

Non solo Tudor, ma anche una leggenda del popolo bianconero, simbolo di uno dei cicli più vincenti (il più recente) della storia juventina. Giorgio Chiellini entrerà come figura significativa nell'organico dei bianconeri ma senza occuparsi di allenamento e mercato; una posizione la cui rilevanza sarà ovviamente compresa meglio nel corso della stagione sportiva. "Il ruolo di Chiellini sarà quello di Director of Football Strategies. Abbiamo parlato chiaramente di quello che sarà il suo ruolo, non solo sul campo ma anche Direttore Tecnico per certi versi, vuol dire che lavoreremo a stretto contatto. Anche l'aspetto commerciale è molto importante. Sarà Giorgio a rappresentare la Juve per quanto riguarda la lega e la federazione, ci sono diversi aspetti su cui stiamo lavorando insieme. Ha cominciato a considerare le attività dell'accademia al quale sono particolarmente appassionato, quindi passeremo da un ambito all'altro. Finora abbiamo collaborato molto bene insieme e sono certo che continueremo a farlo in futuro. Ci occuperemo di tutti i temi. Abbiamo creato questo Football Strategies Committe dove ci occuperemo di tutti i temi e lui ne farà parte. Se la domanda è se si occuperà anche di allenamento e di mercato, no".

Giorgio Chiellini
Spain v England: Final - UEFA EURO 2024 / Chris Brunskill/Fantasista/GettyImages

Poi l'ulteriore volontà di chiarire i ruoli. La società sta ridisegnando il suo assetto e Comolli ha affermato di aver bisogno almeno di un paio di figure dirigenziali. Idee chiare ma nessun nome per evitare scelte affrettate e un calciomercato posticipato all'ufficialità di queste due pedine. "Vorrei assumere due tipi di persone: un Direttore Sportivo che si occuperà del calciomercato e farà parte anche lui del comitato, con un occhio all'accademia e riporterà direttamente a me. Poi avremo un Direttore Tecnico che riporterà sempre a me e si occuperà della parte analitica, medica, tutto ciò che riguarda la performance. Ho ben chiara in testa la persona adatta a questo tipo di ruolo, nomi non ve ne darò. È un processo, ma non vogliamo essere affrettati nel prendere decisioni. Ho passato diversi anni della mia vita in questo ruolo, piuttosto che essere affrettati vogliamo prenderci del tempo per queste due figure chiave. Una volta che abbiamo deciso la struttura decideremo anche chi vogliamo prendere".

Qualcosa però si è già mosso perché la Juventus sarà protagonista in un Mondiale per Club in cui la società vuole andare per vincere, siamo la Juve e deve essere il nostro approccio. Motivazione che ha imposto dei dialoghi immediati con il PSG per provare a trattenere Randal Kolo Muani non solo per tale competizione, ma anche per la prossima stagione. "Sono lieto di annunciare che abbiamo fatto un accordo col Psg per il prolungamento del prestito di Kolo Muani. Ho parlato col calciatore dopo la partita con la Spagna, ha deciso di voler giocare il Mondiale col Club con la Juve e rimarrà. Abbiamo parlato cordialmente col Psg, anche se non abbiamo trovato un accordo per dopo il Mondiale. Ma siamo ottimisti per raggiungere l'intesa per un prestito anche nel 2025/26: il Psg non ha chiuso le porte, il giocatore vuole rimanere con noi. Queste sono buone notizie".

Randal Kolo Muani
Venezia v Juventus - Serie A / Alessandro Sabattini/GettyImages

Gli obiettivi sono chiari - "La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto 'Cosa vuoi ottenere?' e io ho risposto che 'Voglio fare tutto il possibile per vincere'. Non posso garantirlo a nessuno, ma farò tutto ciò che è in mio potere per vincere, tutte le competizioni che andremo a disputare. Nel momento in cui si mette la maglia della Juve l'unico modo per andare avanti è vincere trofei" - così come la volontà di chiarire alcuni temi caldi in casa bianconera, ad esempio la situazione Dusan Vlahovic: "Ho parlato con Dusan la settimana scorsa. Il giocatore dovrebbe tornare a breve e voglio parlargli per capire cosa ha in mente. Lui è un top player e certe cose non hanno funzionato, dall'inizio di gennaio ci sono stati alti e bassi. Ma non voglio parlare di ciò che è andato, voglio parlare col calciatore e capire quali sono le sue sensazioni. Bisogna capire la situazione contrattuale, capire se andrà a scadere oppure no. Quando avrò tutti questi elementi sarò in grado di prendere una decisione".

Infine il pensiero del DG sui dati applicati al calcio e una metodologia di lavoro che lo porterà a compiere presto il suo 33° anno nel mondo professionistico. "L'1 agosto 2025 sarà il 33° anno nel calcio professionistico, con diversi ruoli, e non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non fosse quello dei dati. Tutti ormai guardano e analizzano i dati. Ci assisteranno nella scelta dei giocatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, ci aiuteranno a definire la nostra strategia. Raccoglieremo dati su tutto, perché ci possono aiutare ad esempio a prevenire gli infortuni, a conoscere meglio i nostri tifosi. I dati fanno parte della mia vita, so come funzionano e funzionano perché i campioni inglesi sono tutti basati sui dati per esempio. È qualcosa che sicuramente metteremo in pratica".

feed