Esperimenti e nuove idee di Pioli per la Fiorentina 2025/26

L'estate si rivela spesso il periodo in cui gli allenatori, trovandosi a fare di necessità virtù, finiscono per avere intuizioni inattese e utili per il resto della stagione: soluzioni tattiche diverse dal solito, calciatori utilizzati in ruoli inediti oppure vecchie idee da rispolverare. Stefano Pioli non fa ovviamente eccezione, la stessa idea di puntare sul 3-4-1-2 sorprende rispetto al passato, e alla guida della Fiorentina sta tentando di dar corpo a situazioni insolite o fin qui poco percorse.
La coppia Kean-Dzeko
Si parte ovviamente dalla novità principale, dall'utilizzo di Kean e Dzeko in coppia e non in una logica di dualismo che sulla carta appariva inevitabile: già nelle prime amichevoli disputate si è notato come le caratteristiche del bosniaco, talvolta da rifinitore più che da prima punta in senso stretto, aiutino a creare una coppia ben assortita e possano persino valorizzare la tendenza di Kean ad attaccare la profondità.
Un nuovo Gudmundsson
Al contempo, alle spalle dei due, si nota come Albert Gudmundsson si trovi ad agire in un ruolo diverso rispetto a quello a cui ci ha abituati al Genoa o lo scorso anno in viola: non più seconda punta ma un trequartista pronto ad abbassarsi, a legare il gioco e persino a fungere da regista in posizione ben più arretrata del solito. Anche questo, a conti fatti, può essere ritenuto un esperimento (e una necessità, volendo sostenere la coppia Kean-Dzeko).
Richardson e Ndour: prove di rilancio
Tra la metà campo e la trequarti non mancano poi altre idee più o meno curiose e praticabili che Pioli sta provando a concretizzare: Richardson potrebbe rilanciarsi come trequartista e non più come interno, facendo valere la cifra tecnica e il buon sinistro, mentre Cher Ndour potrebbe trovare spazio come box-to-box in alternativa al neo-arrivato, e sulla carta titolare, Sohm (con caratteristiche più offensive dell'ex Parma).
Intuizione Sabiri: sarà la volta buona?
Particolarmente creativa l'idea di utilizzare Sabiri come interno e non sulla trequarti, di fatto un ribaltamento opposto a quello citato per Richardson: che sia la soluzione giusta per vedere finalmente Sabiri trovare spazio con la Fiorentina in una partita ufficiale, dopo due anni di attesa? Le amichevoli estive, da questo punto di vista, stanno regalando segnali sorprendenti anche a livello di attitudine e voglia di applicarsi in fase difensiva.
Pongracic guida la difesa
Infine citiamo anche una novità in difesa: Pongracic, utilizzato da Palladino come braccetto, sta assumendo i gradi del titolare al centro del terzetto di difensori (con Comuzzo e Ranieri impiegati da braccetti). Si tratta, in questo caso, di un esperimento che verosimilmente avrà un seguito e che appare in linea con le qualità tecniche e la personalità del croato: che Pioli abbia trovato un nuovo leader difensivo per la sua viola?
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