Elkann ridisegna la struttura della Juve: i profili in ballo e i potenziali ruoli

La qualificazione alla Champions League come base di partenza e non come punto di arrivo: la Juventus si prepara a costruire la squadra del prossimo anno, non ci riferiamo qui soltanto alla rosa a disposizione del tecnico (che sia Conte o un confermato Tudor) quanto alle possibili novità a livello dirigenziale che caratterizzeranno le faccende bianconere nei prossimi mesi. Si tratta, spiega oggi La Gazzetta dello Sport, di "darsi una struttura forte come ai tempi dei nove scudetti di fila" e di ripensare dunque all'organigramma societario attraverso nuove figure e cambiamenti degni di nota.
Chiellini al centro, arriva Comolli. E Giuntoli?
Giorgio Chiellini va considerato come centrale in questo senso, diventerà una figura chiave ed entrerà sempre più al centro del mondo bianconero: accanto a lui potrebbero esserci Damien Comolli e anche un DS di ritorno come Matteo Tognozzi. In tutto questo, poi, c'è da valutare la posizione di Cristiano Giuntoli, definita "sotto osservazione". Chiellini sta lavorando con Elkann al riassetto societario e per lui si prefigura un futuro da presidente: l'idea della proprietà è quella di affiancargli un AD "alla Marotta" - un uomo di campo - e Comolli può rappresentare un profilo adatto in questo senso (con un passato nello scouting e addirittura da allenatore).
Di fatto si passerebbe da Scanavino a Comolli per "avvicinarsi al campo" e superare la fase in cui la priorità era incentrata meramente sul far quadrare i conti. C'è poi il discorso legato a Tognozzi, già osservatore ai tempi di Paratici e capo dello scouting con Cherubini: tra i meriti ascritti all'ex DS del Granata si citano anche gli arrivi di Huijsen, Soulé e Yildiz in bianconero. Il riassetto pensato da Elkann mette a repentaglio Giuntoli? L'arrivo di Tognozzi non comporterebbe in automatico l'addio dell'attuale Football Director, la posizione di Giuntoli però non è da considerare del tutto blindata (anche al netto della qualificazione alla Champions).
I vertici bianconeri non considerano del tutto soddisfacente il lavoro dell'ex DS del Napoli, pensando soprattutto a quanto accaduto con Thiago Motta (e alle conseguenze economiche dell'esonero): Giuntoli potrebbe restare con compiti più incentrati sul mercato, all'interno di una struttura più ampia e articolata. L'input di Elkann, al di là di quello che sarà il destino di Giuntoli, si lega alla volontà di ricomporre una struttura dirigenziale in linea con gli anni d'oro della gestione Agnelli, quelli del ciclo vincente di Conte e poi di Allegri (con tanto di finali di Champions raggiunte). Lo snellimento successivo, tappa forzata date le criticità affrontate dal club, dovrebbe dunque restare un ricordo e lasciare spazio a una nuova fase.
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