Dall'Iliade a Cruijff e Ward-Prowse: Nicolussi Caviglia è un calciatore diverso

Citazioni colte e riferimenti alti, anche sul campo
Hans Nicolussi Caviglia
Hans Nicolussi Caviglia / Marco Canoniero/GettyImages
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La nomea che un calciatore si porta dietro riesce spesso a definirne l'impatto con una nuova realtà, a porsi come etichetta da cui distaccarsi oppure come virtù da confermare: succede ad esempio a chi è circondato da un alone da bad boy (più o meno giustificato) e al contempo è il destino di chi deve dar seguito a quanto di buono fatto nel proprio percorso. Accanto alle cose di campo, alle conferme da inseguire in quel senso, ci sono aspetti che risiedono altrove e che fanno da timbro sul nuovo acquisto di turno: l'esempio del bad boy può essere efficace, d'altro canto non mancano eccezioni del tutto opposte, una fama da "calciatore diverso" poiché dalla mente attiva, dal forte spirito critico, da un atteggiamento lontano dagli stereotipi più percorsi.

Nel caso di Hans Nicolussi Caviglia esiste tutto un racconto fatto di letture e di ascolti "alti", con Guccini nelle cuffie, ed è logico che spesso simili narrazioni possano anche sfociare nella retorica, nelle forzature. Eppure, valutando la prima conferenza stampa di Nicolussi Caviglia alla Fiorentina, si può notare come questa diversità percorra effettivamente la sua identità: anche uscendo dal racconto extra-campo, con annesse suggestioni, emerge il profilo di un calciatore studioso e mosso da una rara capacità di analisi, da una meticolosa applicazione e da una disciplina che sappia andare al di là del "mettersi a disposizione".

Tracce disseminate qua e là nelle sue parole: dall'intenzione di "stare nel presente" (mutuata dal golf, hobby del classe 2000), alla volontà di seguire l'ispirazione di Cruijff (da lì la maglia numero 14) quando si tratta di unire disciplina e creatività, di trovare una loro sintesi. Mantenendosi sul campo, per quanto Nicolussi Caviglia ne faccia anche una questione personale, si può dire che la sintesi raccontata dal centrocampista esprima al meglio (perlomeno sulla carta) ciò che Pioli cercava: un elemento moderno, versatile, che non sia schiavo di un modulo o di una posizione singola ma che sappia portare le proprie qualità in più zone del campo.

Il ruolo di regista, a proposito di riflessioni affatto banali, non si lega dunque allo spazio di campo occupato ma "si può essere regista come compito senza occuparlo come ruolo, play significa partecipare attivamente e giocare in verticale". Restando alle questioni di campo e ai riferimenti tutt'altro che banali si può sottolineare la citazione di James Ward-Prowse come esempio e come ispirazione a livello di calci piazzati: anche qui emerge l'indole da studioso, la capacità di andare oltre le traiettorie più percorse e inflazionate, di trovare un percorso personale (e originale) di crescita.

Hans Nicolussi Caviglia
Nicolussi Caviglia / Image Photo Agency/GettyImages

Al di là delle questioni connesse al suo ruolo di calciatore è evidente come, già in passato, Nicolussi Caviglia ci abbia consegnato un mondo di citazioni e riferimenti del tutto alieni al consueto universo calcistico: anche la stessa volontà di citare l'Iliade in conferenza stampa, di rivendicarne un valore universale e senza tempo, racconta tanto e ci spiega come - in questo caso - l'etichetta di calciatore "diverso" sia quanto mai concreta e pratica, tutt'altro che retorica.

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