Adrien Rabiot parla del suo addio alla Juventus e del progetto poco convincente

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot / Neal Simpson/Allstar/GettyImages
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Oltre ad aver aperto la porta al Milan di Massimiliano Allegri, ritenendolo suo padre calcistico, Adrien Rabiot nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha parlato anche del suo addio dalla Juventus, di Cristiano Giuntoli e anche di Thiago Motta. Queste le parole del centrocampista francese che nella stagione appena conclusa ha vestito la maglia del Marsiglia.

"Con la Juventus c'era un interesse perché si continuasse insieme, anche Thiago Mota mi aveva chiamato. Ma Giuntoli non ha fatto abbastanza per convincermi e non ho avuto la sensazione che volesse costruire qualcosa di importante. Vista la loro stagione caotica forse ho avuto ragione. Già da qualche anno non erano stati fatti acquisti all'altezza della Juventus e questo mi frustrava perché avevo l'impressione che in campo fossimo in pochi a fare il necessario. Non volevo continuare in quelle condizioni così ho preferito rimettermi in gioco altrove e ho scelto il Marsiglia".

"Non conosco i dettagli, e anche se nel calcio non c'è mai tempo e alla Juventus c'è l'esigenza del risultato, è incomprensibile andare a prendere un ottimo allenatore come Thiago Motta e poi mandarlo via subito. Dicevano che era l'anno zero, alla fine è bastato qualche risultato negativo per azzerare tutto di nuovo. Ma Thiago ha un grande futuro davanti".


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