Yildiz fa tremare la Juve sul fronte rinnovo: le big europee si attivano

La centralità di Kenan Yildiz nel mondo Juve è del tutto evidente, sotto gli occhi di tutti, e i cambiamenti di allenatore non spostano la questione di un centimetro. Una centralità tecnica che non si riflette però su certezze a tema rinnovo: la Juventus e il talento turco non hanno ancora trovato un accordo, un'intesa per sancire il rinnovo fino al 2030. Siamo alla fase della riflessioni delle due parti: negli ambienti bianconeri, spiega La Gazzetta dello Sport, non si dà per scontato il lieto fine, perlomeno non come qualche settimana fa.
Distanza e rischi di mercato
La firma sul rinnovo è a rischio, le trattative degli ultimi mesi non hanno condotto alla fumata bianca: l'ultimo summit non ha portato risvolti positivi e siamo dunque alla fase di stallo. Il contratto fino al 2029 mette al riparo la Juve dai rischi ma, d'altro canto, l'ingaggio da 1,7 milioni di euro non rispecchia certo la centralità suddetta all'interno del progetto: Yildiz non puntava certo a cifre fuori mercato (i 12 milioni di Vlahovic) ma a una cifra attorno ai 6 milioni, come David. La differenza economica è di circa un milione di euro: non sembra tanto ma, evidentemente, si tratta di un punto che allontana il sì.
Al contempo le big europee osservano interessate: il Chelsea, già partito all'attacco la scorsa estate, sfiderà dunque Real Madrid e Arsenal. In caso si verificasse una simile asta il valore del calciatore potrebbe anche superare i 100 milioni. Non siamo comunque arrivati a una vera fumata nera: un intervento di John Elkann potrebbe sistemare le cose, considerato anche il debole dell'AD di Exor verso il 10 turco. I rapporti tra le parti e l'importanza del calciatore sul campo non sono comunque in dubbio, le faccende connesse al rinnovo restano dunque fuori.
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