Vlahovic resta alla Juve come terzo attaccante? Perché è un'ipotesi da non scartare

La situazione di Dusan Vlahovic, fosse anche soltanto per il ricco ingaggio che il serbo percepisce e percepirà la prossima stagione, appariva complicata da tempo e certo non di rapida soluzione e - a quanto pare - gli ultimi sviluppi non vanno in una direzione comoda per la Juventus. Il centravanti avrebbe espresso l'intenzione di restare a Torino fino alla scadenza, fino all'estate del 2026, mentre Tudor e il club hanno idee ben diverse: David è la prima scelta, Muani nei piani del club sarà un'altra pedina importante e Vlahovic - stando così le cose - sarebbe la terza scelta.

Caso Vlahovic: un ingaggio che pesa

La Juve ha fatto capire all'entourage di Vlahovic di non ritenerlo più centrale nel progetto tecnico, il serbo però non demorde e - secondo La Gazzetta dello Sport - accetterebbe anche una stagione con minore spazio in campo, tra l'altro con un rapporto compromesso con la tifoseria. Siamo al braccio di ferro, insomma, e la Juve ne risente anche sul mercato in entrata, non potendo liberare risorse preziose da investire. Fin qui il serbo ha rifiutato l'ipotesi turca e quella araba, sullo sfondo c'è il Milan di Allegri ma fin qui non si tratta di prospettive concrete.

Non ci sono club che offrirebbero a Vlahovic un accordo del calibro dei 12 milioni che incasserà nella prossima stagione, a niente sono serviti i ripetuti tentativi di un rinnovo con ingaggio spalmato e la situazione di stallo era l'unico epilogo possibile. Il rischio è che l'addio a zero si concretizzi: il Milan stesso è un'ipotesi difficile, Vlahovic non vorrebbe infatti rinunciare all'ingaggio previsto dall'attuale accordo (e la Juve non vorrebbe aiutare una diretta concorrente contribuendo allo stipendio).