Vlahovic al bivio: Tudor lo vuole ancora alla Juve, il Milan inizia a muoversi

La storia tra Dusan Vlahovic e la Juventus non appare soltanto all'insegna degli alti e bassi, a livello di rendimento e di tenuta fisica, ma offre continuamente spunti per immaginare nuove prospettive o per potenziali colpi di scena: da mesi si ritiene scontato l'addio del centravanti serbo, dati i problemi connessi al ricco contratto del calciatore, ma Igor Tudor starebbe facendo valutazioni in una direzione differente. La stima del croato nei confronti dell'attaccante, del resto, non è notizia di oggi e risale a diverse stagioni fa, quando Tudor era ben lontano dall'idea di guidare la Juventus.
Tudor sfida il Milan? Nuove prospettive
L'arrivo del nuovo tecnico al posto di Thiago Motta aveva, già in sé, contribuito a ridare centralità e minutaggio al serbo ma ora il discorso potrebbe spostarsi anche più in là - spiega La Gazzetta dello Sport - toccando anche il futuro dell'attaccante. Si torna a parlare di una possibile permanenza proprio grazie alla volontà di Tudor, peraltro rafforzata dal rinnovo imminente del tecnico fino al 2027 e dagli attestati di fiducia da parte della proprietà e della dirigenza (non ultime le recenti parole di Comolli).
Fin qui non ci sono stati sviluppi a tema rinnovo ed è noto come questo sia il fattore che, più di tutti, rende probabile un addio di Vlahovic. Le intenzioni di Tudor però, assieme alle dichiarazioni di Comolli sulla volontà di parlare con Vlahovic delle sue motivazioni e del discorso contrattuale, rendono meno fantascientifico il pensiero di un Dusan ancora bianconero. Il discorso contrattuale, appunto: la chiave per restare alla Juve riguarda ancora la possibilità di ridimensionare l'ingaggio rispetto ai 12 milioni netti che il serbo andrebbe a percepire dal 2025/26.
Sullo sfondo c'è anche il Milan di Allegri: dopo i contatti dei giorni scorsi con l'entourage del calciatore infatti, spiega calciomercato.com, i rossoneri si sarebbero mossi anche con la Juve con un primo approccio formale. Si tratta del profilo ideale di centravanti immaginato da Allegri, anche in modo maggiore rispetto ad altri candidati accostati ai rossoneri: si è dunque passati al primo approccio per capire quali potrebbero essere i margini per una vera e propria trattativa.
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