Visite mediche approfondite per Ferguson: i motivi della prudenza della Roma

Evan Ferguson
Evan Ferguson / Tim Clayton/GettyImages
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In mattinata la Roma ha annunciato ufficialmente l'acquisto di Evan Ferguson, centravanti irlandese che indosserà la maglia numero undici e che andrà a rinforzare il reparto offensivo, dove andrà a contendere ad Artem Dovbyk il ruolo di titolare. L'ormai ex giocatore del Brighton è sbarcato nella Capitale domenica scorsa, facendo credere a tifosi e addetti ai lavori che il suo trasferimento sarebbe ratificato a stretto giro di posta. Come mai si è aspettato così tanto?

A prendersi la responsabilità di ricostruire i fatti è l'edizione odierna de La Repubblica, secondo la quale sarebbe stata proprio la Roma a prendersi tutto il tempo possibile prima di procedere con l'annuncio. Questo perché tra lunedì e martedì Ferguson si è sottoposto a controlli medici approfonditi per verificare le condizioni di ginocchia e caviglie.

Fino a un paio di anni fa il classe 2004 era considerato uno dei giovani più promettenti del calcio internazionale, ma la sua crescita si è interrotta a causa di una serie di infortuni. Dopo i problemi al tendine rotuleo, alla schiena e alla caviglia, la Roma ha preferito quindi procedere con i piedi di piombo, chiedendo al Campus Bio-Medico esami specifici e consultando anche il professor Georg Ahlbäumer, ortopedico di fiducia dei Friedkin. Gli approfondimenti devono aver però dato riscontri positivi, dato che alla fine il trasferimento di Ferguson è stato regolarmente ratificato.


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