Un'Inter sempre sul pezzo e le insidie del Genoa di De Rossi: parla Chivu

Reduce dall'amaro ko in Champions contro il Liverpool, l'Inter vuole subito voltare pagina e battere il Genoa nel match valevole per la quindicesima giornata di Serie A. Alla vigilia del match, Cristian Chivu ha presieduto la consueta conferenza stampa di rito.
De Rossi ha detto che serve la partita perfetta, che gara dovete fare voi?
"Serve una partita perfetta anche per noi. Contano atteggiamento, voglia e approccio. Il Genoa ha ritrovato entusiasmo e punti".
Che cosa rappresenta la partita?
"Ho vissuto questi giorni con serenità perchè siamo consapevoli del nostro lavoro. Noi in campo dobbiamo sempre mettere il meglio che abbiamo, a volte bisogna mettere anche qualcosa in più sotto ogni punto di vista. Nonostante tutto stiamo facendo una grande stagione e un gran campionato. Ci sono alti e bassi ma siamo fiduciosi e i risultati e le prestazioni si vedono".
Cosa portate come nuova scuola di allenatori? Cosa pensa di De Rossi?
"Potrei dire che abbiamo l'umiltà di dover imparare dai più bravi di noi e da chi ha esperienza. Dal punto di vista tattico abbiamo sempre cercato di rubare qualcosa. Stimo molto Daniele, abbiamo vissuto anni meravigliosi a Roma. Era capitano anche prima di portare la fascia. Si è subito messo a disposizione ho sempre apprezzato la sua intelligenza umana e anche calcistica. Di lui posso solo parlare bene perché è vero leale e onesto".
Cos'ha detto ai giocatori?
"Noi dobbiamo continuare a fare le nostre cose. Non dobbiamo perdere consapevolezza. Questo gruppo ha voglia e sa fare, ha anche voglia di essere dominante. La realtà del campo è diversa da quello che qualcuno vuole dire".
Cosa chiedi alla squadra per migliorare?
"Chiedo tante cose, loro hanno voglia di fare. Siamo sempre partiti sotto la lente di ingrandimento. Dicevano che eravamo falliti e finiti ma siamo lì. Il gruppo ha sempre messo la faccia e queste sono cose importanti. Non era scontato. Siamo a dicembre e sappiamo che abbiamo margini di miglioramento. Non abbiamo perso fame per essere dominanti in Serie A ed Europa. Possiamo ancora migliorare".
Come mai non riuscite a rimontare? C'è una spiegazione?
"Noi abbiamo sbagliato il primo tempo con l'Udinese e il secondo tempo a Napoli. La squadra però è sempre stata lì. Abbiamo sempre cercato di mettere dentro al campo i nostri principi. Io mi prendo quello che è la nostra identità".
Con il Como avete speso molto, nel secondo tempo con il Liverpool avete pagato?
"Io dico che contro il Liverpool come impegno e intensità abbiamo raggiunto qualcosa in più. Non abbiamo abbassato il livello, poi è ovvio che la Champions League è diversa e nonostante rispetti molto il Como non sono il Liverpool. Noi come atteggiamento e gioco non siamo stati inferiori al Liverpool. Mi prendo tutto quello che di buono abbiamo fatto".
Senti pressioni e critiche eccessive?
"Io non ho sassolini da togliere dalle scarpe. Poi possiamo anche parlare di come mai non si vince uno scontro diretto. All'Inter ci sono grandi aspettative con alte pressioni. Io guardo quello che noi portiamo in campo. Non valuto solo una vittoria o una sconfitta. Non mi piacciono le etichette".
Come stanno i giocatori?
"Abbiamo i problemi di Acerbi e Calhanoglu, loro sono indisponibili insieme a Darmian e Dumfries e Di Gennaro".
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