Tutti i paragoni tirati in ballo per descrivere Vasiljie Adzic

Da Lampard a De Bruyne passando per Pogba e Bellingham: paragoni ambiziosi
Adzic
Adzic / Image Photo Agency/GettyImages
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Il confine tra un oggetto misterioso, un giovane atteso che alla fine non esplode, e una stella in rampa di lancio sa essere sorprendentemente sottile e si può raccontare anche osservando cosa ci dice l'inizio di stagione di Vasilije Adzic: 17 minuti in tre partite di campionato, con la Juventus, e un gol messo a segno. Non un gol qualsiasi, per fattura e per peso specifico: un potente destro da fuori area, nei minuti di recupero, tale da indirizzare il derby d'Italia contro l'Inter.

Non mancano ricorsi storici legati a talenti sbocciati grazie a un episodio chiave, al contempo l'episodio in sé - per quanto cruciale - non è garanzia di elevare definitivamente lo status di un calciatore. Il richiamo all'equilibrio, in casi simili, appare vano o giù di lì: quel destro e la conseguente esplosione di gioia portano Adzic sotto la luce dei riflettori, conducono a raccontarlo in ogni sua sfaccettatura, a tracciare soprattutto paragoni onorevoli e al contempo scomodi.

Adzic e i paragoni: da Lampard a De Bruyne

Quali sono i calciatori a cui è stato accostato fin qui, soprattutto negli ultimi giorni, il 2006 montenegrino? Partiamo da un connazionale come Jovetic, pronto a sbilanciarsi e a dirsi pienamente convinto delle qualità del talento bianconero. Il confronto? Quello con Lampard. In particolare Jovetic, che conosce benissimo Adzic e che lo vede come un fratello minore, ha scomodato l'ex Chelsea citando la facilità di tiro, la potenza e la capacità di arrivare alla conclusione in modo imprevedibile (senza bisogno di rincorsa). Accanto alla fantasia e alla tecnica, dunque, Jovetic pone attenzione sulle conclusioni letali del giovane connazionale.

Restiamo in Montenegro e citiamo un altro paragone eccellente: secondo Ivan Brnovic, ultimo allenatore di Adzic prima dell'approdo alla Juventus, si può scomodare Paul Pogba. Più che ricorrere a esempi lontani nel tempo e legati a un altro calcio (es. Boban) secondo Brnovic occorre sottolineare come Adzic sia un centrocampista moderno, più di un semplice trequartista - dunque - ma un elemento in grado di disimpegnarsi anche come mezzala grazie all'abbinamento tra doti tecniche, fisiche e mentali.

Ma non finisce qui: secondo un altro ex allenatore di Adzic, Mladen Milinkovic, si può citare anche Bellingham come possibile punto di riferimento per immaginare la crescita del 2006 montenegrino. Un accostamento che nasce dalla possibilità di coniugare, come centrocampista moderno, la qualità del numero 10 e tutto ciò che serve per agire anche in posizione più arretrata, sulla scia di quanto affermato da Brnovic. A completare il quadro, un quadro più ambizioso che mai, si pone anche lo "storico" paragone con De Bruyne che segue Adzic - almeno in Patria - fin dalle primissime fasi della sua carriera: la creatività, la visione di gioco e la qualità nell'ultimo passaggio spiegano questo ulteriore (e pesante) riferimento.

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