Tutti i nomi accostati alla panchina dell'Italia per il post Spalletti

Non si è risolto il tema CT della Nazionale italiana, posticipato dopo un inizio di settimana intenso che aveva sconvolto vertici della Federazione e gruppo squadra azzurro. La vittoria contro la Moldavia ha evitato un inizio totalmente disastroso del percorso di qualificazione ai Mondiali 2026 e ora sembra il momento di ragionare con relativa calma riguardo alla scelta che condizionerà almeno il prossimo anno di calcio azzurro.
L'esonero di Luciano Spalletti è arrivato a sorpresa. Si vociferava, ma guardando anche alle mosse degli ultimi anni non sembrava ancora raggiunto il punto di ritorno per interrompere le strade. Alla volontà di dare un segnale non è però seguita l'ufficialità immediata di una nuova guida tecnica, mostrando al mondo quanto dietro questa scelta ci fossero idee, ma non accordi decisi indipendentemente dai risultati.
La sconfitta con la Norvegia ha rappresentato un punto critico, capace di causare una sequenza di eventi che lascia ancora gli azzurri senza CT. Il No di Claudio Ranieri, del quale si è discusso negli ultimi due giorni, non era forse atteso dai vertici della Federazione che avevano intravisto nel suo brillante passato di rimonte e recuperi in corso d'opera, il traghettatore perfetto per guidare la Nazionale ai prossimi Mondiali. La decisione dell'ex tecnico romano dopo il secondo ritiro è stata però irremovibile.
Difficile anche la strada che porta a Stefano Pioli. Il tecnico ex Milan ha un contratto che lo lega all'Al-Nassr fino al 2026 e, ponendo come ipotesi la sua volontà di tornare in Italia, sembra comunque la Fiorentina il club in pole per concederegli una panchina. Le due opzioni sulla carta principali che quindi sfumano per lasciare campo ad altre idee. Quella che circola maggiormente negli ultimi giorni conduce a Rino Gattuso.
Un profilo chiaro, legato a Buffon da quel filo conduttore del Mondiale 2006 che lo presenta come l'allenatore giusto per trasmettere il sentimento della Nazionale alla generazione attuale. L'ultima avventura sulla panchina dell'Hajduk Spalato è terminata circa una settimana fa, chiudendo la sua quinta esperienza in un club estero in 13 anni di carriera da allenatore. Il ruolo di CT dell'Italia rapresenterebbe un grande salto sul quale oggi molti tifosi sono pronti a scommettere. Una carriera più breve, ma lo stesso filo conduttore porterebbe anche Daniele De Rossi a essere fra i candidati a tale ruolo. Il nuovo corso Gasperini intrapreso dalla Roma ha escluso da un possibile ritorno sulla panchina giallorossa e i suoi quasi due anni come collaboratore tecnico della Nazionale lo potrebbero riportare alla strada di Coverciano.
Strada che aveva iniziato a percorrere insieme a Roberto Mancini. Il suo addio all'Italia in un caldo agosto di due anni fa e la scelta successiva di guidare l'Arabia Saudita per circa un anno. È svincolato da ottobre 2024 e accostato da tempo alla Sampdoria. Il suo ritorno sulla panchina azzurra, aperto proprio da una sua intervista, è probabilmente una delle ipotesi più intriganti fra quelle sondate. Poi qualche nome nuovo e inatteso. È notizia degli ultimi giorni l'accostamento di Domenico Tedesco, Rafael Benitez e José Mourinho alla panchina azzurra.
Il portoghese, apprezzato a Roma negli ultimi anni, ha un contratto con il Fenerbahce fino al 2026 e non ha mai guidato una selezione. Lo spagnolo risulta ormai svincolato da oltre un anno dopo l'ultima, tutt'altro che positiva, esperienza con il Celta Vigo in Spagna. Infine Domenico Tedesco, 39enne nato in Italia ma che ha sviluppato tutta la sua carriera professionale all'estero, fino a diventare allenatore del Belgio, con cui il rapporto si è interrotto a gennaio 2025. Una lista lunga, che Gravina e i suoi collaboratori dovranno sfoltire in fretta per consegnare una nuova guida tecnica alla Nazionale italiana il prima possibile.
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