Tudor risponde alle critiche sulla Juventus e lancia la sfida al Real Madrid

Igor Tudor
Igor Tudor / SOPA Images/GettyImages
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Alla vigilia della sfida del Bernabeu contro il Real Madrid, il tecnico della Juventus Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa analizzando la situazione della squadra bianconera, il cammino in Champions League e la pericolosità dei Blancos.

"Mi aspetto una grande reazione. Le motivazioni arrivano da sole giocando qui a Madrid, credo faremo una grande partita. Io non leggo i giornali, né quando vinco né quando perdo. Non ho pensieri, penso solo alla squadra: quello che devo fare, quello che potevo fare meglio, come aiutare la squadra e i singoli. Mi occupo di questo. Non penso mai di me, me la godo, anche nelle difficoltà. Faccio il meglio, concentrato e lucido consapevole di tutto quello che succede".

"Cabal si sta curando, stava facendo bene, peccato si sia infortunato nuovamente, penso a fine settimana possa tornare a correre e poi può tornare con la squadra".

"Non so come si possa commentare la pazzia di questo calendario, con tante squadre importanti ravvicinati. Io penso partita in partita, non valuto solo il risultato valuto anche la prestazione e abbiamo fatto delle belle partite. Conquistare un punto per tre-quattro volte di fila non va bene alla Juventus, però io devo fare le valutazioni giuste e valutare le prestazioni partita di partita, capisco che il tifoso non è contento. Questa è la grande crisi della Juve; però nessuno dice che abbiamo giocato partite molto difficili da giocare e sono una dietro l'altra. Sicuramente potevamo dare di più: ma se si pensa che cambiando tattica o posizione di Kenan si possano fare otto punti in più, si pensa male. Bisogna avere onesta intellettuale quando si fanno analisi, cosa è questa squadra, cosa può fare e non può fare. Con molta umiltà e lucidità, non bisogna pensare che 0-0, il pareggio, sono due punti persi. Io sono il più grande critico di me stesso, a me questa squadra piace, i giocatori sono buoni e sono brave persone, questa maglia pesa e va considerato anche questo. Io penso come risolvere i problemi, perché ci sono, e andare avanti metro dopo metro".

"Ho visto le partite del Real Madrid e tutti hanno punti di forza e debolezza. È una squadra di campioni, che in un secondo da niente fa gol. Io voglio fare la prestazione a Madrid per fare male, in senso sportivo, non si può venire qua e speculare troppo. Nella Juventus ci si gioca sempre tutto, veniamo qui a giocare contro una grande squadra. È una sfida bellissima, da assaggiarla con il modo giusto".

"Sappiamo come si muove Mbappé, non possiamo concentrarci solo sul francese, sapendo comunque che è fondamentale per il Real Madrid. Abbiamo preparato la partita come è giusto prepararla, senza cose particolari, bisogna aggredirla. In sei mesi di conferenze, ho parlato su tante domande sempre apertamente. Chi mi ha voluto capire mi ha capito, non ci sono segreti con me, non è un problema ora di sbagli: si sbaglia e non si sbaglia, posso anche citarne qualcuno ma non lo faccio. Il lavoro dell'allenatore è domandarsi sempre come migliorare. Voglio dire che alla Juventus un pareggio sembra una sconfitta e una sconfitta una tragedia, quello che volevo dire l'ho detto, io sono molto lucido, ho tutto molto chiaro, non ho problemi e sono sereno. Mi sento motivato di andare avanti, di fare, preparare ogni partita come è giusto che sia. Con un risultato diverso a Verona si diceva 'grande Juve, grande mister Tudor'. È così!".

"Gli attaccanti per segnare devono tirare più in porta. Punto. Ho visto bene Vlahovic in questi giorni. Marcatura a zona o a uomo sugli angoli? Vedremo domani".


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