Tudor non si accontenta del pari e torna sul post-Villarreal: le parole su Juve-Milan

La Juventus, presa dalla volontà di superare lo spettro della pareggite e di tornare a vincere, si prepara ad affrontare il Milan di Allegri - ex d'eccezione insieme a Rabiot - nel posticipo della sesta giornata di Serie A. Igor Tudor, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro i rossoneri. Queste le sue parole:
"Non so che gara sarà, ma il Milan è una squadra di primissimo livello, hanno buoni giocatori e stanno in un buon momento. Giochiamo a casa nostra però e vogliamo fare una buona gara. Penso che la squadra ha fatto due grandi gare, meglio dell'avversario. Abbiamo spinto ed è mancato poco per ottenere i tre punti. Vedo la squadra in crescita e queste due partite mi sono piaciute. Stiamo bene, anche se siamo alla Juve e il pareggio non basta. Identità? Più chiara di questo non si può avere, giochiamo da sei mesi così" riporta Tuttosport.
L'equilibrio: "Se stiamo cercando equilibrio? Dal primo giorno. In attacco e difesa proviamo a scegliere i giocatori giusti. Sicuramente ci sta qualche problematica e difetto e si prova a crescere su tutto, come i calci piazzati. A volte ci riesci, a volte no. A me la squadra piace perché sta dando tutto, sa cosa fare con e senza palla. Manca qualche vittoria e nel calcio sappiamo che quando arriva il risultato si fa un'analisi e quando si perde un'altra. Io da allenatore però non devo fare così".
Post-partita col Villarreal: "Cosa ne penso? I ragazzi poi in conferenza devono dire qualcosa, a volte si risponde in modo generale. Sul gol di Veiga non conta uomo o zona, aveva messo anche Dusan a posta, che è alto. Lì è mancato il peso specifico di uno che dice "la palla la prendo io". Fa parte dei difetti, a volte li paghi e a volte no. Nel lungo periodo però ti puoi nascondere di meno. Contro le squadre di livello queste cose le paghi".
"Priorità? A me interessa tutto. Se hai i giocatori più tecnici viene più facile fare i passaggi. Poi si vince anche con la voglia di non concedere nulla, riaggressione, difesa della porta, un buon attacco. Io provo ad aiutare tutti i miei giocatori, dipendo da loro e voglio bene a tutti. Voglio tenerli pronti, lavorare sulle debolezze ed esaltare punti di forza".
Sulla serie di pareggi: "A me queste analisi dei filotti delle partite interessa zero. Io ho visto la squadra che sta bene. Il risultato dipende da tanti fattori. Se siamo stati poco concreti? Questo si può vedere anche in modo positivo. Io voglio che tutti contribuisero, vorrei i gol e assist dei quinti, dei mediani, vorrei non prendere gol dai calci piazzati".
Su Bremer e Thuram: "Vediamo oggi, c'è l'ultima rifinitura e non posso dire niente".
Rotazioni degli attaccanti: "Se possono incidere in negativo? Lavoro con loro dal punto di vista psicologico su questa cosa. Le scelte che faccio dipendono dalla partita".
Ancora sul Milan: "Cosa manca e cosa ci vuole contro il Milan? Non vedo differenze particolari con loro, il campo farà vedere chi è più forte. Loro hanno il vantaggio che hanno giocato la scorsa domenica".
Sulle ultime prestazioni: "Non ho tempo di entrare nelle analisi, ma penso che la squadra c'è. Pedala e fa quello che si deve fare. Fare l'analisi da fuori è impossibile. Se non avessimo subito gol contro il Villarreal, 35-40% delle analisi sarebbero state diverse. Ma non deve essere così. Si danno giudizi di crisi troppo facili, manca onestà e cultura calcistica".
"Se mi preoccupano i gol subiti nello stesso modo? Mi preoccupa tutto e niente, vivo dell'attenzione quotidiana sulla mia squadra. Se abbiamo giocatori di oltre 30 anni si può migliore la gestione della partita. Ma in generale non esiste mai una partita sola, ci sono sempre partite nelle partite. A volte si fanno tante domande sul perché di alcune cose, ma io non so perché".
Su Modric: "Con lui ci ho giocato e ha fatto la storia del nostro popolo. Non nascerà mai più uno così, ha vinto pallone d'oro, tante Champions Legue. A 40 anni gioca a questi livelli, mai vista questa cosa. Questa è un'altra storia nella storia. Speriamo che domani fa ca..re".