Tudor non fa drammi per il mercato e sminuisce il peso dei pronostici sulla Juve

Con tante voci di mercato che ancora tengono banco, in primis quella legata a un ritorno di Kolo Muani di nuovo in bilico, la Juventus è chiamata a spostare tutta l'attenzione sul debutto in campionato: domani andrà in scena la sfida tra i bianconeri e il Parma, valida per la prima giornata di Serie A 25/26. Igor Tudor, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma alle 20.45 allo Stadium. Queste le sue parole:
Emozioni alla vigilia: "Belle emozioni, mi piace giocare, non mi piace la preparazione e le amichevoli. Non vedo l'ora, abbiamo lavorato bene, squadra motivata e vogliamo partire bene davanti al nostro pubblico. Sensazioni positive".
Koopmeiners e Locatelli: "Koop ha fatto una bella partita a Bergamo, è importante e farà una bella stagione. Per Manu son contento, per noi è un capitano, vicecapitano Bremer e poi Yildiz, Thuram e Gatti. Questo è il gruppo di capitani, le gerarchie".
Su Bremer: "Conosciamo i suoi valori in campo e fuori, è a buon livello e domani gioca, chiaramente un paio di partite servono a tutta la squadra per essere al massimo, preparazione cortina ma ci sta...stiamo comunque bene e faremo una bella gara".
L'attacco: "Si sono mossi bene davanti, è mancata un po' di freschezza nella preparazione anche con due belle vittorie, due belle partite, io aspetto più freschezza e bisogna andare in avanti come abbiamo fatto, con più giocatori possibili senza perdere equilibrio. Si lavora su quello, è difficile allenarlo, col tempo le connessioni sono migliori e c'è sempre da stare sul pezzo".
Su David: "Buon giocatore, molto concentrato e applicato, una cosa che mi piace negli attaccanti. Nell'area si muove bene, è pericoloso sempre e sono contento di lui, un ragazzo per bene e un professionista".
I rigoristi: "Se Locatelli ha segnato si merita di tirare lui. Non è importante, sono tanti i rigoristi forti, non do così importanza a chi tira, sono contento di avere anche Yildiz, Conceicao, David, Koopmeiners, Cambiaso...abbiamo gente di qualità".
Allenatori in Serie A: "Non mi metto io in una classifica, tocca a voi, io posso dire la mia e che quest'anno vedo ogni squadra con allenatori forti. Confermo quello che ho detto, i giocatori sono più importanti ma un allenatore può fare la differenza, prevedo un campionato difficile per tutte le squadre ma la palla è rotonda, non si sa mai".
Gli acquisti e Muani: "Io sono contento della squadra che ho, la società sa i miei pensieri e ho fiducia nel club, parliamo ed è vero che il mercato è complicato, il mio è di lavorare e allenare. Questo è un gruppo di giocatori e ragazzi per bene".
Obiettivi: "La verità è che la Juve non è prima o seconda da cinque anni, non è una bella cosa, poi se io dico che saremo primi o secondi o terzi piace...la posso anche dire, ma non cambia niente, sono parole, anche questi giochi mentali che si fanno ormai, si scarica sugli altri, mi fa ridere. Sono finte, gente di 10 anni lo capisce, chi se ne frega dei favoriti. Tutto fumo, bisogna concentrarsi sul lavoro. Con gli amici piace anche a me parlare, scommettere, ma sono solo parole. un club come questo non parte mai per qualificarsi, poi vediamo cosa succede".
Mercato aperto e difficoltà: "Non mi piace né il mercato aperto né la preparazione corta, non può piacere tutto nella vita. Quando dicono che alla Juve è tutto perfetto...ci sono problemi sempre, cose che piacciono meno, come in tutte le squadre. Vanno accettate come una cosa normale, lavori con le problematiche. Se è tutto perfetto non è un film, è la vita reale".
Il Parma: "Le prime giornate sono incognite, se uno allena vuol dire che è preparato, ti prepari anche vedendo le amichevoli. I pronostici? Leggo poco, mi dicono quarta, quinta e sesta...ma può essere solo uno stimolo".
Come è cambiata la Juve e Vlahovic/Muani: "Non so cosa succede, non lo so sinceramente, io accetto tutto e ho fiducia nei dirigenti che trovano la soluzione migliore per il club. In cosa siamo migliorati? Io spero in tutto, un allenatore si mette a lavorare, io giudico coi miei assistenti cosa va e cosa può migliorare. Poi si cambia e come vi dico sempre, è un organismo vivo una squadra, in dieci mesi non è mai uguale. Non c'è mai una percentuale, si va su e giù, non ci riesce nessuno a tenere il livello massimo di forma sempre".
DNA bianconero: "Io penso che se uno è stato ex giocatore aiuta e ti dà certe cose, quanta importanza ha essere stato giocatore...da uno a dieci ti dico due, la bravura conta otto. Uno può essere juventino ma se nel suo lavoro è mediocre non vale nulla, senza altre cose vale zero, non ti permette di allenare. Una cosa bella, un'aggiunta".
Su Joao Mario: "Bravo offensivamente, il campionato è un po' diverso e bisogna lavorare".
Miretti: "Mi è piaciuto, si è fatto male e mancano 2-3 giorni, ci può dare una mano. Deve crescere in certe cose ma se lui si mette a disposizione totalmente può diventare un giocatore serio, manca qualcosa ma dipende da lui".
Cosa vuole vedere: "Solidità, solidità".
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