Tudor fa il punto sulla sua Juve e commenta i fischi contro Vlahovic

Igor Tudor
Igor Tudor / Daniele Badolato - Juventus FC/GettyImages
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Ieri pomeriggio l'Allianz Stadium ha fatto da cornice alla tradizionale amichevole in famiglia tra Juventus e NextGen. La partita, durata appena 50 minuti e poi conclusa per l'invasione dei tifosi, è stata vinta 2-0 dalla prima squadra, ma Igor Tudor non si è soffermato sul risultato e in zona mista ha preferito spendere parole di ringraziamento nei confronti del pubblico e di sostegno verso Dusan Vlahovic, fischiato dai tifosi nonostante il gol del raddoppio.

Sulla partita:
"Una bella partita, soprattutto perché era una festa in famiglia. Sono venuti in tanti con 40 gradi… Mi è dispiaciuto perché pensavo che di solito i tifosi entrassero al 60' o 70' ma sono soddisfatto, continuiamo a lavorare per essere pronti quando conta".

Sui fischi a Vlahovic:
"Mi dispiace sempre (per i fischi, ndr), è un giocatore della Juve ed è un ragazzo che si allena. Douglas ha fatto bene. La qualità nella squadra c'è".

Su Koopmeiners:
"Una partita fatta così, era una festa… Oggi tutte queste cose sono andate in secondo piano, oggi era per dare minutaggio e festeggiare".

Sull'infortunio di Miretti:
"Bisogna verificare".

A che punto è la squadra?
"Sempre difficile dare percentuali, stiamo lavorando. In questa settimana tra le varie amichevoli possiamo capire, stiamo lavorando. Manca poco".

Una promessa ai tifosi?
"Dare tutto è l'obiettivo normalissimo. I valori della vita sono tutti là, io ci credo e non mi accontento mai. Se uno fa una cosa la deve fare a 100, questo non è mai mancato in queste gare".

Su Bremer:
"Vedremo, c'è solo un'amichevole rimasta. Oggi era stato programmato così, vedremo".

Elkann ha parlato alla squadra?
"Non ha fatto nessun discorso, ha parlato con i giocatori e lo staff, le solite cose che si fanno nei club".


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