Tudor annuncia due ritorni ed evita riferimenti al futuro della Juventus

Ancora uno scontro diretto per la Juventus, dopo quello di Bologna pareggiato per 1-1: la sfida dell'Olimpico contro la Lazio rappresenta un nuovo crocevia per la Champions e Igor Tudor, tecnico bianconero, ha parlato nel consueto appuntamento con la conferenza stampa della vigilia. Questo quanto affermato dall'allenatore, anche sulla situazione degli infortuni e dei rientri:
Che partita si aspetta: "L'ultima è stata fatta bene, quello è sempre l'obiettivo a livello di mentalità e di calcio che si vuole fare".
Se ha fiducia: "Ho visto una bella settimana, più consapevolezza e fiducia, voglia di fare bene e sappiamo l'importanza della partita".
Su Vlahovic e gli infortunati: "Dusan ha fatto la settimana con noi e sta bene, altri no a parte Gatti che ha fatto una parte di allenamento e lo portiamo in panchina"
Paragone con l'esperienza alla Lazio: "Non si possono paragonare le situazioni, c'è sempre un lavoro da fare al massimo, quelle cose che tocca fare all'allenatore...le difficoltà sono diverse. Le problematiche sono simili, ci sono problemi da risolvere, far crescere giocatori. C'erano problemi di giocatori fuori, anche importanti, bisogna spingere su quelli che ci sono e la squadra è vogliosa".
Voglia di rivalsa: "No, non ho mai parlato di quello e dico solo due cose. Si è fatto un grande lavoro portando la squadra in Europa League, nelle ultime dieci giornate eravamo secondi. Dopo ho preso la decisione di andare via, voglio bene a tutti e gli auguro al meglio. La chiave ora è essere sempre se stesso, la Lazio ha altre qualità rispetto al Bologna ma sta bene, hanno costruito un'eredità. Bisogna stare attenti a tutto".
Tornare a lottare per vincere: "Sul futuro non rispondo, potrei anche dire in modo positivo...ma è futuro e ora bisogna focalizzarsi sul presente, per il futuro vedremo cosa ci regala".
Cosa l'ha convinto di più: "Tanti pezzi fatti bene, concretezza e mentalità di altissimo livello col Bologna, il primo tempo con la Roma. Dal primo giorno dico che non bisogna limitarsi, avere tutto, non bisogna arrendersi e tirare fuori il massimo".
Problema a segnare nella ripresa: "Non so, non penso a queste cose, si deve andare sempre forte e sempre uguale...non è che uno dice che va piano o va dietro. Ci sono tanti argomenti sulla domanda ma non è il momento, bisogna concentrarsi su queste poche gare".
Crocevia Champions: "Il giochetto vostro è quello di una finale, da sei o sette giornate, la partita è importante...ci sono nove punti, tutti giocano per qualcosa, questa è più importante solo perché viene prima".
Douglas Luiz: "Non voglio ripetermi, è forte e spero che dia una mano fino alla fine".
Come si sente: "Io non sono mai contento, generalmente lo sono e vedo una crescita. L'esigenza deve essere quella, se non si è esigenti non c'è niente e non c'è crescita. Se uno si accontenta vuol dire che è già andato oltre".
Obiettivo Champions: "Tutti sono convinti, tutte le squadre, pensiamo di essere forti ma poi ci sono i fatti. Ci sono le convinzioni ma sono parole, tante volte sono fumo. Bisogna prepararsi bene, là la convinzione si crea".
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