Tre gol e tre punti: il Milan supera il Verona nell'ultima del 2025
- Apre Pulisic a fine primo tempo, chiude Nkunku a inizio secondo
- Buona l'ultima del 2025 per Massimiliano Allegri

Il Milan torna a San Siro per proseguire la sua Serie A dopo la disfatta in Supercoppa. Allegri è costretto a rinunciare ancora a Gabbia e Leao, e schiera l'undici vociferato nella gioranta di ieri. Fra i pali capitan Maignan, difeso da Tomori, De Winter e Pavlocic nel trio difensivo, con i soliti Bartesaghi e Saelemaekers sulle fasce. In mediana il regista è Modric, accompagnato da Loftus-Cheek e Rabiot (Fofana parte dalla panchina), mentre la coppia d'attacco è formata da Nkunku e Pulisic, unici due interpreti offensivi a disposizione.
Il Verona di Zanetti arriva a Milano con l'ormai noto modulo a specchio: un 3-5-2 guidato da capitan Montipò in porta. Il trio difensivo è composto da Nuñez, Nelsson e la sorpresa Bella-Kotchap; Oyegoke agisce a destra con Bradaric sulla sinistra e altre novità si rintracciano a centrocampo. I tre scelti come titolari scaligeri sono Al-Musrati, Niasse e Bernede, con Giovane e Mosquera a formare la coppia offensiva (ancora dalla panchina Orban).
Le formazioni ufficiali di Milan-Hellas Verona
Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, De Winter, Pavlovic; Saelemaekers, Loftus-Cheek, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Nkunku. Allenatore: Allegri.
Verona (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Oyegoke, Niasse, Al-Musrati, Bernede, Bradaric; Giovane, Mosquera. Allenatore: Zanetti.
La chiave tattica della partita
I ritmi del primo tempo sono lenti, con un Verona che appare molto attento e preparato nell'approccio della gara. Entrambe gestiscono la sfera con una manovra compassata e faticano a trovare gli spazi giusti per infilarsi nell'area di rigore avversaria. Il pressing degli scaligeri costringe i rossoneri a cercare nuove posizioni che ne complicano la manovra cambiando i riferimenti.
Pulisic e Nkunku si vedono pochissimo e i più propositivi sono Rabiot e Loftus-Cheek. In particolare è l'inglese ad accendere gli animi con un tentativo dal limite dell'area pericoloso, che si spegne (con deviazione) a pochi centimetri dal palo della porta difesa da Montipò. Un'altra occasione potenziale è un rasoterra dalla destra su cui Nkunku calcola in ritardo i tempi della spaccata, mancando l'appuntamento con la sfera. Non succede, in generale, quasi nulla nei primi 45 di gioco per quanto concerne le occasioni nitide. È infatti nel recupero che arriva il gol capace di spezzare l'equilibrio. Modric si incarica della battuta di un corner su cui Rabiot trova la spizzata giusta; Pulisic è libero sul secondo palo e può depositare in rete l'inatteso vantaggio rossonero, 1-0 appena prima dell'intervallo e ottava rete in Serie A dello statunitense.
La ripresa si apre con un doppio cambio nel Verona: esce la coppia offensiva Giovane-Mosquera per Orban e Sarr. Un paio di giri d'orologio e il risultato della sfida cambia ancora. Nelsson spinge Nkunku a due mani in area di rigore, penalty e trasformazione perfetta per il francese che raddoppia con il suo primo gol in Serie A. E il primo porta subito al secondo. È l'onnipresente Luka Modric a propiziarlo con un mancino da fuori area che Montipò devia sul palo; il più lesto è Nkunku che si avventa sulla respinta e scrive il 3-0 sulla partita.
La gara diventa in discesa per i rossoneri che controllano e provano a esagerare sfiorando il poker almeno un paio di volte con De Winter e una Loftus-Cheek. Il 4-0 non arriva e Allegri pensa a far rifiatare i titolari operando un quadruplo cambio nel giro di pochi minuti. Escono nei rossoneri Modric, Saelemaekers, Pulisic e Loftus-Cheek per far spazio a Jashari, Athekame, Ricci e Fofana. Da registrare anche l'esordio in Serie A di David Odogu. Un Milan brillante saluta San Siro con un netto 3-0 nell'ultima apparizione del 2025.
L'episodio della partita
Finalmente Nkunku. Un primo tempo da dimenticare, un secondo nel quale riesce in brevissimo tempo a esaltarsi. Con la comodità del vantaggio di Pulisic, il francese riesce a liberarsi del peso di un gol che non era ancora mai arrivato. Il primo palloncino soffiato in Serie A rassicura in parte i tifosi rossoneri, che sperano di aver assistito a un nuovo inizio per l'attaccante pagato oltre 40 milioni in estate.
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