Top e Flop di Chelsea-PSG: Palmer imprendibile, disastro Mendes

Il Chelsea festeggia il Mondiale per Club 2025. Umiliato in Finale un PSG di Luis Enrique irriconoscibile in un ribaltamento di pronostico inaspettato e maturato interamente nella prima frazione di gioco. Un 3-0 netto della squadra di Enzo Maresca, grazie alla doppietta di un devastante Cole Palmer in mezz'ora e al tris (sempre su assist di Palmer) realizzato dal nuovo acquisto Joao Pedro.

I migliori e i peggiori della Finale del MetLife Stadium di New York.

I Top di Chelsea-PSG

Cole Palmer. Fa ciò che vuole, quando vuole. Dopo una seconda parte di stagione deludente, Cole Palmer si riprende tutto il suo protagonismo nella Finale del Mondiale per Club. Un mancino rasoterra che diventa marchio di fabbrica e quella capacità di incarnare il pericolo che appartieni a pochi, il tutto con le sue movenze uniche. La doppietta prima della mezz'ora e l'assist perfetto per il nuovo arrivato Joao Pedro.

Joao Pedro. È arrivato da circa una settimana, ma sembra giocare con i compagni da diversi anni. Un impatto devastante del brasiliano strappato al Brighton, che presenta un Chelsea formato Champions League e candidato, tra le altre, anche al titolo della Premier nella prossima stagione. Fa reparto da solo, tagliando ovunque, attaccando sempre la profondità (anche solo per disturbare gli avversari) e giocando da vero numero 10 anche spalle alla porta. Una condizione eccellente per uno degli acquisti più importanti dell'estate.

Moises Caicedo. L'anima del Chelsea, con la possibilità di esaltarsi in entrambe le fasi grazie alla scelta di Maresca, che avanza Enzo Fernandez sulla linea della trequarti e sceglie capitan Reece James al suo fianco per un approccio più contenuto. La decisione premia, Caicedo è ovunque con il suo approccio alla partita sempre al limite del cartellino e un'intelligenza tattica fenomenale nella lettura delle situazioni di gioco.

I Flop di Chelsea-PSG

Nuno Mendes. Il peggiore del PSG nel primo tempo. La squadra di Luis Enrique sarebbe da cambiare in blocco all'intervallo, ma il portoghese figura senza dubbio fra i più negativi. Non riesce mai a contenere Cole Palmer nell'uno contro uno e nemmeno a trovare la strategia tattica per stargli vicino al momento della ricezione della palla. Al contempo, le sue discese in avanti sono sempre bloccate dalla forte pressione dei blues.

Lucas Beraldo. Prima di ricorrere alle sue prestazioni, Luis Enrique avrebbe probabilmente preferito affidarsi a quelle di Pacho (consueto titolare) e Lucas Hernandez. La squalifica di entrambi costringe l'asturiano alla scelta, e Maresca, con delle indicazioni precise a Joao Pedro (e poi a Delap), devasta l'avversario attaccando sul lato debole della formazione parigina. Fatica a capire i tempi d'uscita e sembra avere un passo non paragonabile all'attaccante di turno.

Ousmane Dembelé. Da possibile sfida che avrebbe potuto consacrare il suo Pallone d'Oro a umiliante sconfitta che tiene ancora vivo il discorso. 90 minuti tragici per l'attaccante francese che non riesce mai a liberarsi in una zona vicina all'area di rigore, che sbaglia troppi appoggi e che quando si abbassa per toccare la sfera non riesce comunque a creare alcun pericolo. Una Finale storta dopo un Mondiale per Club da atteso protagonista nella fase a eliminazione diretta.