Tether (azionista minoranza) reclama spazio nella Juventus ma aspetta il momento giusto

Juventus
Juventus / Nicolò Campo/GettyImages
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Prima volta per Paolo Ardoino all'Allianz Stadium da quando è diventato azionista di minoranza della Juventus (con poco più del 10% delle quote azionarie) tramite la sua azione Tether. L'imprenditore è stato intercettato dai microfoni di TuttoJuve.com. Queste le sue dichiarazioni sulla sua prima esperienza da azionista allo Stadium e sul futuro nel club juventino.

"Stare in mezzo al popolo bianconero è come sentirsi a casa. Lo Stadium ha una energia unica che ti avvolge dal primo momento. È una famiglia, una comunità come radici profonde che perfino in una stagione così è difficile ha fatto ben 17 sold out su 19 in casa, con record di spettatori totali. Questo livello di vicinanza merita altrettanta vicinanza. Sono stato accolto dai tifosi con calore genuino e questo mi conferma ancora una volta che abbiamo fatto bene a investire nella Juventus, al di là di ogni progetto imprenditoriale e questo come Tether ci riempie di orgoglio e responsabilità".

"La dirigenza tentenna ad aprire un dialogo con noi. Siamo qui e disponibili al dialogo. Pensiamo che la tifoseria sia interessata a vedere un nostro contributo alla rinascita della società. Non è un segreto che ci siano alcune resistenze, ma è comprensibile, in un momento di transizione così importante. Tuttavia, credo fermamente che il bene della Juventus debba prevalere su ogni altra considerazione. Alla partita di ieri, tanti ragazzi sono venuti ad incontrarmi allo stadio per supportare la nostra partecipazione, auspicandosi di vederci in prima linea per rendere la Juventus novamente grande. Questo entusiasmo dei tifosi giovani mi ha particolarmente colpito. Rappresentano il futuro del club e meritano una squadra all'altezza della sua storia. Siamo consapevoli della grandezza di questo club, una istituzione che rappresenta l'eccellenza italiana che ha un potenziale ancora inespresso a livello globale".

"Il nostro approccio rimane costruttivo e paziente. Non vogliamo imporre nulla, ma portare idee fresche, risorse e una visione di lungo termine. Il dialogo si aprirà quando i tempi saranno maturi".


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