Ter Stegen e la strategia dell'Inter in porta negli ultimi anni
- Il confronto con il Barcellona nei prossimi giorni
- Inter potenzialmente interessata in caso di addio di Sommer

Capitano del Barcellona, con 442 presenze e 19 trofei blaugrana. Marc-André Ter Stegen, diventato dopo il ritiro di Manuel Neuer anche portiere titolare della Nazionale tedesca, è ormai da tempo un catalano acquisito. Dall'arrivo nel 2014 dal Borussia Monchengladbach per 12 milioni di euro sono ormai trascorsi 11 anni nei quali si è trasformato in una certezza blaugrana, battendosi sempre come uno dei migliori portieri del palcoscenico europeo.
11° nella classifica storica delle presenze con la maglia del Barcellona, è secondo solo a Lionel Messi per partite disputate da uno straniero con la camiseta catalana. La sua permanenza non è mai stata in discussione e soltanto i dolorosi e lunghi infortuni delle ultime due stagioni hanno portato il Barça a ragionare sul futuro della porta. Dopo l'arrivo a parametro zero di Szczesny, del quale si attende l'annuncio del prolungamento, e l'acquisto di Joan Garcia dall'Espanyol, Ter Stegen rischia ora di perdere definitivamente quel ruolo di indiscusso protagonista avuto per circa una decade.
Come riportato dal quotidiano spagnolo Sport, la dirigenza e Hansi Flick potrebbero considerare il capitano blaugrana ormai fuori dal progetto e affidare la titolarità al nuovo acquisto Joan Garcia, per cui il club catalano ha pagato la clausola rescissoria di 25 milioni di euro. Una soluzione la cui definizione non è semplice come ci si aspetta. Ter Stegen ha ancora 3 anni di un contratto (rinnovato con il club nel 2023) molto oneroso e potrebbe anche scegliere di restare a disposizione qualora il Barcellona non trovasse con lui un accordo con buonuscita per liberarlo prima della scadenza.
Una soluzione che alleggerirebbe il monte ingaggi della squadra di Flick e aprirebbe al portiere tedesco le porte dell'Italia. Fra i club europei interessati spicca infatti l'Inter di Cristian Chivu, intrigata dall'offerta del Galatasaray per Yann Sommer, in procinto di cambiare diversi elementi della rosa e abituata all'acquisizione di portieri a parametro zero (o a basso costo).
La strategia dell'Inter nel recente passato
Anni fa c'erano tanti dubbi e altrettanta curiosità nel capire chi sarebbe stato l'erede di Samir Handanovic nella Milano nerazzurra. Chi avrebbe raccolto lo scomodo ruolo di estremo difensore al ritiro dello sloveno, decimo per numero di presenze nella classifica all-time dell'Inter (455), secondo straniero di sempre dopo Javier Zanetti.
L'arrivo di André Onana nell'estate del 2022 si è rivelato un grandissimo colpo. Un acquisto a titolo gratuito quando aveva ancora 26 anni e dopo l'esperienza maturata con la maglia dell'Ajax; il valore di 12 milioni di euro all'arrivo e la partenza, un biennio più tardi, in direzione Old Trafford per difendere la porta del Manchester United in cambio di 50 milioni depositati nelle casse dei nerazzurri. Qualche difficoltà nella prima stagione e il picco raggiunto nella seconda, chiusa con la Finale di Champions League persa contro il Manchester City.
Due anni comunque estremamente positivi e una nuova cessione capace di instillare dubbi nei tifosi nerazzurri sulla bontà di un altro cambio in un ruolo dove spesso si aprono cicli duraturi. L'addio del portiere della Nazionale del Camerun ha spalancato invece le porte a un altro portiere di titolare di una Nazionale, Yann Sommer. Lo svizzero è arrivato a Milano per una cifra irrisoria (6.9 milioni di euro) e dopo una decade in Germania vissuta principalmente con la maglia del Borussia Monchengladbach (prima degli ultimi 6 mesi al Bayern). Il suo impatto sul rendimento della squadra di Inzaghi è stato ottimo e ha impiegato pochissimo a far dimenticare ai nerazzurri le prestazioni di Onana, regalandosi, anche a livello individuale, due dei migliori anni della sua lunga carriera.
La decisione dell'Inter di investire su Josep Martinez nella passata stagione, con l'obiettivo di un avvicendamento non troppo lontano che però oggi rischia di essere posticipato ancora. L'evoluzione delle gerarchie nella porta nerazzurra dipenderà non solo dall'offerta del Galatasaray per Sommer (di cui si vocifera di relazione a un ingaggio alto), ma anche dalla soluzione che maturerà fra il Barcellona e Marc-André Ter Stegen (33 anni). Un colpo sicuro considerando la strategia nerazzurra tra i pali negli ultimi anni, un acquisto da portare a termine qualora si presentasse l'opportunità giusta.
feed