Tempistiche, modalità e buonuscita: i retroscena sull'esonero di Spalletti

Questa sera a Reggio Emilia si chiuderà l'avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Quella contro la Moldavia sarà la sua ultima partita da commissario tecnico azzurro, visto che, come ha annunciato il diretto interessato, il presidente federale Gabriele Gravina gli ha già comunicato l'esonero, che sarà valido a partire da domani. Una separazione che però lascia diversi interrogativi: quando è maturata la decisione di cambiare CT? Spalletti percepirà una buonuscita? Ma soprattutto, perché ieri non c'era anche Gravina in conferenza stampa?
Tempistiche e modalità
Stando a quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, il presidente della FIGC ha deciso di esonerare Spalletti alle 23 in punto di sabato, un giorno esatto dopo la debacle di Oslo contro la Norvegia. Dopo l'incontro che ha avuto luogo a Coverciano, Gravina spingeva per dare l'annuncio direttamente dopo la partita contro Moldavia, mentre il tecnico ha preferito darla subito per porre fine agli innumerevoli discorsi che si sono fatti sui vari media sul futuro della panchina azzurra. Per quanto riguarda la conferenza stampa, Gravina si è detto disposto a presenziare, ma Spalletti ha preferito andarci da solo assumendosi le responsabilità di un operato che è stato ampiamente deludente.
Il nodo buonuscita
L'incontro tra presidente federale e commissario tecnico si è svolto nel massimo rispetto tra le parti. Spalletti si è detto rammaricato per una decisione che giudica comunque legittima e per non gravare sulle casse della FIGC ha deciso di rinunciare alla buonuscita. Questo vuol dire che l'allenatore (per il quale si prospetta già un ritorno in panchina) verrà pagato fino al 9 giugno, dopodiché il divorzio tra l'Italia e Spalletti sarà completo.
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