Svanisce la vetrina Mondiale per Vlahovic: cosa cambia in ottica Juventus?

Pausa per le Nazionali infausta per Dusan Vlahovic: la sua Serbia non sarà al Mondiale, la sconfitta con l'Inghilterra lo ha certificato in modo definitivo e non ci saranno chance nemmeno per tornare in ballo coi playoff. Il futuro di Vlahovic non si deciderà a breve, lo ha spiegato Comolli sottolineando come il verdetto a riguardo arriverà a maggio, ma il centravanti ha perso una vetrina importante come il Mondiale per aumentare - eventualmente - le pretendenti per averlo.

Una distrazione in meno?

Una conseguenza positiva per la Juventus, con la Serbia fuori dai Mondiali, la suggerisce oggi La Gazzetta dello Sport: l'incontro tra le parti non slitterà oltre i tempi previsti, non ci saranno distrazioni dal Mondiale nei giorni che separeranno la fine della stagione in bianconero e il 30 giugno. L'accordo è quello di sedersi a fine stagione, il nodo della questione risiede perlopiù nel discorso economico: se Vlahovic volesse un ingaggio simile a quello attuale, da 12 milioni, le trattative morirebbero sul nascere mentre - qualora accettasse un accordo da 7-8 milioni - tutto si riaprirebbe. Un se non da poco, considerando che tipo di taglio dovrebbe accettare.

L'arrivo di Spalletti ha portato Vlahovic ancor più al centro del mondo Juve: nelle scelte del tecnico il discorso contrattuale non pesa, il serbo avrà dunque modo di dare segnali sul campo. L'idea di sedersi e parlare a maggio, però, non può mettere al riparo la Juve da sorprese precedenti: dai primi mesi del 2026 Vlahovic potrebbe accordarsi con altri club, le società interessate non mancano: Bayern Monaco, Tottenham, Barcellona e Manchester United in particolare. Se qualcuno si presentasse con 8-9 milioni di ingaggio e un importante bonus d'entrata, insomma, per la Juve diventerebbe complicato pareggiare l'offerta. A quel punto, da separato in casa già d'accordo con un altro club, la gestione del caso sarebbe ancor più complessa.