Spalletti studia i giovani della Juve, Elimoghale e non solo: chi spera nel salto

L'arrivo di Luciano Spalletti alla Juventus portava e porta con sé, come chiara priorità, il bisogno di risollevare le sorti bianconere in classifica e di raddrizzare la situazione in tal senso, senza particolari voli pindarici da concedersi (e lo dimostra del resto un contratto breve come quello firmato dal tecnico).
Non manca però un richiamo diverso, qualcosa di più orientato al futuro del club: lo stesso Spalletti avrà, per indole ma anche per input societario, un occhio di riguardo per il settore giovanile e per quei talenti che potrebbero seguire le orme di chi, nel recente passato, è riuscito a fare il grande salto fino alla prima squadra. Il legame tra prima squadra, Next Gen e giovanili risulta cruciale per un discorso identitario ma, evidentemente, anche per un discorso pratico di sostenibilità.
Elimoghale e gli altri
Spalletti ha seguito la sfida di Youth League contro lo Sporting Lisbona, l'attenzione per la Primavera di Padoin è evidente e alcuni talenti sono riusciti a mettersi in mostra in questa prima parte di stagione (al di là degli alti e bassi a livello di squadra). Si è già citato nei giorni scorsi il 2009 Destiny Elimoghale, già protagonista con l'Under 17 azzurra - terza al Mondiale - e capace di mettersi in mostra per rapidità e capacità di saltare l'uomo.
Si tratta probabilmente del prospetto più luminoso della Primavera: la Juve, spiega Tuttosport, lo immagina in Next Gen già nella stagione in corso e in ritiro con la prima squadra in vista della prossima stagione. Elimoghale non è il solo a meritare attenzione: il quotidiano cita anche il trequartista 2006 Gabriele Finocchiaro, numero 10 e leader tecnico della squadra, così come Patryk Mazur, centrocampista classe 2007 passato di recente in Next Gen.
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