Spalletti cerca un regista per la sua Juve: l'input di mercato per gennaio

Accanto ai cambiamenti che un nuovo tecnico porta all'interno di una squadra, dal punto di vista tattico e dei singoli da rivalutare, non mancano discorsi proiettati sul futuro e sull'idea di squadra nella mente di chi è subentrato: nel caso di Luciano Spalletti, riflettendo anche sul passato, è lampante che un ruolo chiave lo rivesta il regista, al contempo è chiaro che la Juventus di oggi - per avere un regista in senso stretto - debba rivolgersi al mercato.
Locatelli non è in discussione nell'immediato ma, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, è possibile che venga spostato da mezzala in futuro e che - dal mercato - arrivi un vero e proprio regista da impiegare davanti alla difesa. Gennaio si avvicina e sono due i profili che intrigano: il preferito, per un discorso di esperienza, sarebbe un elemento già accostato alla Juve in passato, il danese Pierre-Emile Hojbjerg.
L'ex Tottenham, oggi all'OM, si affianca a un altro profilo - forse ancor più indicato per dare geometrie e qualità alla manovra - come Adrian Bernabé del Parma. Il cambio di allenatore ha dunque ridisegnato anche esigenze e input di mercato in vista della prossima sessione invernale: Spalletti vuole un innesto in regia, Tudor avrebbe preferito invece un box-to-box o un mediano.
Hojbjerg e Bernabé: non sarà facile
Hojbjerg si allontanerebbe dal profilo di regista in senso stretto, pensando soprattutto a chi come Pizarro e Lobotka ha fatto le fortune di Spalletti, ma garantirebbe solidità, esperienza internazionale e leadership in mezzo al campo. De Zerbi, però, punta con forza sul danese ed è difficile immaginarne un addio a gennaio: è di fatto un punto fermo del Marsiglia.
Bernabé ha caratteristiche diverse, elemento di maggiore qualità tecnica e capace di gestire bene palla anche sotto pressione: anche in questo caso, però, non sarà facile convincere il club di appartenenza - il Parma - a cederlo a gennaio. Per un discorso di ingaggio e di rapporti di forza, rispetto al discorso Hojbjerg, la pista potrebbe comunque risultare più "attaccabile" dalle big (italiane e straniere).
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