Spalletti alla Juventus: le possibili nuove gerarchie e chi potrebbe rilanciarsi

Chi sale e chi scende nelle gerarchie con il nuovo tecnico?
Italy v Moldova - FIFA World Cup 2026 Qualifier
Italy v Moldova - FIFA World Cup 2026 Qualifier / Alessandro Sabattini/GettyImages
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È filtrata la notizia di Luciano Spalletti come prossimo tecnico della Juventus e la squadra ha già reagito in maniera positiva. Contro l'Udinese il club di Torino, guidato transitoriamente dal tecnico della Next Gen Brambilla, ha brillato per larghi tratti e si è preso un successo che mancava dal 13 settembre scorso (Juventus-Inter 4-3) imponendosi sui friulani con il risultato di 3-1.

Una vittoria convincente, frutto di una nuova attenzione e con all'interno diversi nuovi ingredienti. I bianconeri non segnavano da quattro gare consecutive, non sbloccavano una sfida dal 20 settembre soprattutto e hanno dimostrato una forte capacità nel reagire al pareggio avversario, chiudendo l'Udinese nella propria metà campo e concludendo la sfida con 25 tiri totali, di cui ben 11 nello specchio. Una produzione di 3.17 xG e quella speranza per i tifosi che qualcosa nell'animo dei calciatori si sia già smosso, per raddrizzare una stagione che stava prendendo una piega negativa.

Proviamo a immaginare gli interpreti che potrebbero rilanciarsi con Luciano Spalletti in panchina e quelli che invece rischieranno il posto.

Gli interpreti pronti al rilancio con Spalletti

Se sarà 3-4-2-1 o 4-2-3-1 o un altro sistema utile a portare subito risultati alla causa bianconera lo scopriremo presto, magari già nella prima conferenza stampa del nuovo allenatore della Juventus. La certezza è che Luciano Spalletti porterà nuove idee in una squadra spesso a corto di mezzi per fronteggiare le situazioni complicate. Di risposte nella sfida contro l'Udinese ne sono arrivate da svariati interpreti, gli stessi che punteranno subito al riscatto con il tecnico di Certaldo.

Gli attaccanti centrali con l'ex CT hanno sempre segnato molto e la sensazione è quindi che a trarre vantaggio da questa situazione potrebbe essere proprio Dusan Vlahovic, più di Jonathan David. Il serbo vive spesso di momenti e sembra aver reagito benissimo all'addio di Igor Tudor, sfornando una prestazione entusiasmante al fianco di un Kenan Yildiz ritrovato e più ispirato che mai. Il 10 e il 9 potrebbero formare quella coppia che a Torino attendono di veder brillare da circa un anno. Chi per completare l'eventuale tridente?

La sensazione è che, fra i nomi in rosa, Lois Openda possa fare al caso di Spalletti, un calciatore molto veloce da utilizzare sia nelle sfide in cui è prevista più sofferenza sia come jolly imprevedibile da posizionare in più ruoli. Attenzione anche alla risposta di Filip Kostic, un calciatore esperto e dal mancino utile che garantirebbe diverse soluzioni al nuovo tecnico. Nelle retrovie a emergere come leader potrebbe essere Gatti e come giocatore da adattare ovunque Weston McKennie, una certezza da questo punto di vista nella parte bianconera di Torino.

Chi rischia di perdere minuti?

Una domanda complicata considerando che Luciano Spalletti non ha ancora mai condotto nemmeno un allenamento da guida tecnica juventina. Occorrerà capire tante cose del nuovo percorso bianconero, fra cui quale fra i nomi in ombra potrebbero fare fatica nel trovare spazio. La sensazione è che uno fra Zhegrova e Conceiçao non riuscirà a giocare i minuti di cui ha bisogno un calciatore per emergere e che anche David, nel caso in cui Vlahovic continui a fornire tali risposte, possa accomodarsi all'ombra del serbo.

Teun Koopmeiners non sembra convincere e Spalletti potrebbe confermare le gerarchie che attualmente vedono Thuram, Locatelli e McKennie come centrocampisti più in forma. Poi un Joao Mario che non sembra essersi del tutto integrato e che non si vede in campo da titolare ormai da circa un mese. I primi turni, e le risposte che la squadra fornirà, saranno fondamentali per comprendere le gerachie e le idee con le quali il tecnico ha scelto di risollevare la causa Juventus.


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