Samuele Ricci racconta le sue prime settimane al Milan e il feeling con Max Allegri

Poche settimane fa Samuele Ricci è diventato un nuovo giocatore del Milan. Il centrocampista ex Torino è stato a lungo un obiettivo rossonero, anche nella sessione di gennaio il club ha fatto un tentativo per acquistarlo dai granata, senza trovare l'accordo. Quest'estate, con la cessione di Reijnders che ha portato denaro immediato da investire, il centrocampista italiano è riuscito a fare il salto in una big. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Ricci ha fatto il punto della situazione sulle prime tre settimane in rossonero, sul feeling con Max Allegri e sugli obiettivi stagionali.
"Di solito riesco a intergrarmi subito bene in contesti nuovi. Il lavoro non è del tutto completato ma penso di essere a un buon punto grazie alla società, alle persone che lavorano al Milan e allo spogliatoio che mi hanno dato una bella mano. Ho trovato uno staff molto bravo, un clima disteso e compagni concentrati sul disputare una stagione importante. Non potevo chiedere di meglio".
"Con Allegri ho un bel feeling. Siamo entrambi toscani e ci capiamo abbstanza bene... A noi centrocampisti chiede di dare solidità. Tecnicamente dobbiamo cercare di subire meno passaggi interni possibili e di giocare il pallone velocemente in avanti perché conosciamo la qualità e la rapidità dei nostri esterni. Se li mettiamo in condizione di far male, anche usando il cambio di gioco, è tutto più semplice. Il mister ha giocato nel mio ruolo e conosce tutti i segreti, mi corregge e mi aiuta".
"La prestazione c'era stata anche contro l'Arsenal ma abbiamo avuto più difficoltà in fase di possesso perché non riuscivamo a sviluppare il gioco in verticale. Contro il Liverpool invece ci sono stati passi avanti sotto questo punto di vista e abbiamo creato tante occasioni soprattutto in contropiede. Siamo stati concreti come ci chiede il mister. Conoscevamo il valore del Liverpool e siamo stati concentrati fin dal primo minuto. C'era bisogno di chiudersi e di essere ancora più solidi rispetto alla gara contro l'Arsenal, ci siamo riusciti. La parola d'ordine adesso è: non esaltarsi".
"L'obiettivo Champions League oltre a essere la priorità, è quello che il Milan merita. Poi vedremo dove saremo negli ultimi mesi. Bisogna andare avanti step by step e in allenamento ascoltare il mister. La strada è giusta, ma cerchiamo di non guardare troppo al futuro. Ho voglia di sentire l'inno della Champions League. Penso che tutti lo vogliano sentire di nuovo a San Siro, non solo io. Per questo continuiamo a lavorare per riportare il Milan in alto".
"È molto meglio avere Rafael Leao come compagno, sappiamo le sue qualità, è un giocatore che per noi può fare la differenza. Forse neppure lui sa quanto è forte e quanto talento ha. Se si mette a disposizione della squadra, è un valore aggiunto incredibile".
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