Ruolo cruciale della Next Gen ed errori da evitare: l'input di Comolli per la Juve

Il dialogo tra prima squadra, Next Gen e giovanili sarà sempre più basilare per costruire il futuro
Chiellini e Comolli
Chiellini e Comolli / Chris Brunskill/Fantasista/GettyImages
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Occhi puntati verso il futuro, attraverso nuove prospettive e idee diverse, ma principi mossi anche dall'osservazione di quanto fatto nel recente passato e dalla volontà di emanciparsi da certi errori (con annessi rimpianti). Il ruolo sempre più cruciale di Damien Comolli, formalizzato anche col passaggio al ruolo di AD della Juventus, si tradurrà anche in un diverso approccio al settore giovanile, alla Next Gen e al rapporto tra questi ambiti del club e la prima squadra.

Il connubio tra missione sportiva e sostenibilità è, si sa, la cifra dell'attuale corso bianconero e Comolli - dopo una prima fase di conoscenza del mondo Juve - si prepara a lasciare una propria impronta più evidente. L'organizzazione delle giovanili è un fiore all'occhiello del club, anche agli occhi del nuovo AD, e l'idea di Comolli è quella di valorizzarla sempre di più: l'area scouting è cruciale in tal senso, il dirigente bianconero lo ha ribadito anche di recente, così come sarà importante individuare il DS che coordinerà tale aspetto.

Next Gen: rimpianti da evitare

Giocatori di prospettiva, scommesse e azzardi calcolati - spiega Tuttosport - faranno dunque parte delle sessioni di mercato bianconere, più dei nomi di grido o dal richiamo immediato, ma l'aspetto ancor più fondamentale sarà il dialogo tra le varie aree del club: prima squadra, Next Gen e giovanili nel senso più ampio saranno dunque chiamate a intersecarsi e avvicinarsi.

La volontà di inserire in prima squadra elementi della Next Gen resterà un caposaldo, un aspetto sistematico da riprendere in mano, soprattutto con l'intenzione di allontanarsi da errori commessi in passato e dalla mera valutazione economica sul talento di turno: il rimpianto maggiore risponde al nome di Dean Huijsen, in misura minore si pensa anche a Soulé e Barrenechea. I prossimi talenti saranno chiamati dunque a guadagnarsi la conferma in bianconero e il club, dal canto proprio, non potrà muoversi solo con l'esigenza immediata di monetizzare o realizzare plusvalenze.

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