Rivoluzione o fiducia in Pioli-Pradè? L'idea di Commisso sulla crisi della Fiorentina

Commisso
Commisso / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La situazione oggettiva di crisi in cui versa la Fiorentina, ancora senza vittorie dopo sei giornate e in posizioni di classifica a dir poco inattese, spinge la piazza ad attendere una presa di posizione da parte della proprietà e non manca chi - in particolare - vorrebbe un addio di Daniele Pradè al suo ruolo di DS. Minoritarie le voci che vorrebbero un esonero di Stefano Pioli, a cui viene dato ancora credito, ma rimane l'esigenza dell'ambiente di capire la linea della società in un momento così complicato.

Nessun ribaltone: fiducia in Pioli e Pradè

L'auspicio di un ribaltone appariva già irrealistico di per sé, pensando all'investimento fatto su Pioli e alla fiducia pluriennale riposta in Pradè dalla proprietà, e le notizie odierne vanno proprio in questa direzione: secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino, infatti, la fiducia in Pioli e in Pradè sarebbe ancora immutata, non sarebbe stata scalfita dall'avvio disastroso di stagione.

La richiesta esplicita della Curva Fiesole, allontanare Pradè, è dunque destinata a restare senza una risposta: la proprietà ha sempre fatto intendere di non voler prendere decisioni così importanti sulla scia degli umori della piazza, anche a costo di risultare impopolare. Commisso è ovviamente deluso dall'avvio di stagione, ben distante dalle ambizioni legate anche a un mercato dispendioso, ma non è ancora arrivato il momento da dentro o fuori, quello degli ultimatum: nessun cambiamento in vista in dirigenza e Pioli ancora al sicuro, al netto di un una situazione complicata e di un calendario che si preannuncia tutt'altro che in discesa.

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