Rischio decadenza per il presidente dell'AIA Zappi: scossone nel mondo arbitrale?

Le novità sulla vicenda del Presidente degli arbitri tra patteggiamento e processo.
Gran Gala Del Calcio AlC 2025
Gran Gala Del Calcio AlC 2025 / NurPhoto/GettyImages
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Scossone in casa arbitri. Il Presidente dell'AIA Antonio Zappi ha ricevuto una notifica di deferimento dalla Procura FIGC che mette fortemente a rischio il suo ruolo. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la notizia non riguarda soltanto il citato deferimento, ma la possibilità di un patteggiamento che a questo punto della vicenda sembra sfumare.

Il Presidente Zappi, tramite legali, aveva proposto alla Procura un accordo chiedendo l'inibizione di 45 giorni, da limitare a 15 fra dimezzamento della pena e attenuanti, con l'intenzione di non accettare nessuna assunzione di responsabilità o colpevolezza. Tuttavia, sembra che il procuratore della FIGC Giuseppe Chiné, ritenuta insufficiente tale sanzione, abbia optato per il rifiuto del patteggiamento. Un accordo saltato che potrebbe quindi portare a una decadenza anticipata dalla presidenza dell'AIA.

I riferimenti al Codice di Giustizia Sportiva sono all'art. 4, riguardante la lealtà, correttezza e probità dei tesserati, oltre alla normativa prevista dal Regolamento e dal Codice Etico AIA, e la motivazione si riferisce alle presunte pressioni esercitate la scorsa estate da Zappi sui vertici di Serie C e D Ciampi e Pizzi, spinti alle dimissioni e sostituiti successivamente da Orsato e Braschi. In passato Zappi era stato sanzionato con 10 mesi di stop, otto - come riportato da Calcio & Finanza - per il comportamento ritenuto offensivo dopo essere stato sconfitto da Marcello Nicchi alle elezioni del 2016 e due per il caso Gavillucci. Dunque, se dal processo davanti al Tribunale federale emergesse una sanzione di due mesi o più, stando allo Statuto FIGC e al Regolamento AIA, Zappi decadrebbe automaticamente dalla carica di Presidente, conseguenza prevista per una squalifica dai 12 mesi in su. Il presidente dell'AIA ha ribadito "la totale estraneità e la piena legittimità del proprio operato".

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