Quanto incasserebbero dal paracadute i club in corsa per la salvezza in caso di retrocessione?
Di Marco Deiana

A quattro giornate dalla fine del campionato di Serie A, l'unica certezza sulla corsa salvezza è la posizione del Monza, ormai ad un solo punto dalla retrocessione matematica in Serie B. I brianzoli infatti hanno un ritardo di dodici punti dal quartultimo posto con dodici punti a disposizione. Già nel weekend potrebbe arrivare l'ufficialità. C'è invece ancora tanta incertezza sulle altre due squadre condannate alla retrocessione. Ad oggi ad andare in Serie B sarebbero Venezia e Empoli, entrambe ferme a quota 25 punti, con la salvezza distante due soli punti, ossia i 27 punti del Lecce quartultimo. Più staccate, ma ancora non matematicamente salve, il Parma (31 punti), il Verona (32 punti) e il Cagliari (33 punti).
Come ogni anno, arrivati ad un certo punto della stagione, il tema caldo nella corsa salvezza diventa il paracadute, ossia quel contributo che viene elargito alle tre squadre retrocesse dalla Serie A alla Serie B per contrastare la netta differenza di incassi tra le due categorie. Un contributo che spesso fa discutere e crea discussioni - da bar - sulla volontà di alcuni presidenti di preferire una retrocessione - e l'incasso del paracadute - alla salvezza.
La cifra messa a disposizione dalla Lega Serie A è di 60 milioni di euro. Come funziona il paracadute? Quanto incasserebbero le società in lotta per non retrocedere in caso di mancata salvezza?
Il funzionamento del paracadute per le squadre retrocesse in Serie B
Come detto poco sopra, il contributo massimo messo a disposizione dalla Lega Serie A - sottratto dall'incasso annuo dalla vendita dei diritti tv - è di 60 milioni di euro. Non tutti i club però hanno il diritto alla stessa cifra in caso di retrocessione.
Il regolamento della Lega Calcio sottolinea la presenza di tre fasce che determinano l'inclusione dei tre club retrocessi a seconda di precisi requisiti.
- Fascia A - Rientrano le società retrocesse in Serie B che hanno disputato la stagione da neopromosse e che non rientrano nei requisiti della Fascia B o C.
- Fascia B - Rientrano le società retrocesse in Serie B che hanno disputato due stagioni in Serie A - anche non consecutivamente - negli ultimi tre anni (compresa la stagione della retrocessione).
- Fascia C - Rientrano le società retrocesse in Serie B che hanno disputato tre stagioni in Serie A - anche non consecutivamente - negli ultimi quattro anni (compresa la stagione della retrocessione)
Per ogni fascia c'è una cifra prestabilita da incassare tra la fine della stagione (della retrocessione) e l'inizio dell'annata in Serie B.
- Fascia A - 10 milioni di euro
- Fascia B - 15 milioni di euro
- Fascia C - 25 milioni di euro
Nel caso in cui si dovesse superare la somma totale dei 60 milioni di euro tra le tre società retrocesse, le cifre subiranno un taglio proporzionale a seconda della Fascia fino ad arrivare al tetto massimo stabilito dalla Lega Calcio.
Quanto incasserebbero le società coinvolte nella lotta salvezza in caso di retrocessione?
Tra le sette società di Serie A in corsa per la salvezza, solamente due avrebbero diritto alla cifra più bassa per il paracadute: si tratta di Parma e Venezia, che incasserebbero 10 milioni di euro in caso di retrocessione. Tutte le altre invece: dal Monza al Cagliari passando per Lecce, Verona e Empoli porterebbero a casa la cifra massima, ossia 25 milioni di euro.
Se il campionato dovesse concludersi con l'attuale classifica, la Lega Serie A verserà tutti i 60 milioni di euro a sua disposizione: 25 milioni di euro a testa per Monza e Empoli, e 10 milioni di euro per il Venezia.
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