Quale Roma nei piani dei Friedkin? I punti chiave, dal FFP al nuovo stadio

  • Qualificazione Champions e vittoria in EL come priorità
  • Contenimento del monte ingaggi e sostenibilità
  • Valorizzazione del vivaio e scouting da migliorare
Dan e Ryan Friedkin
Dan e Ryan Friedkin / Richard Heathcote/GettyImages
facebooktwitterreddit

La Roma è ripartita con un nuovo ciclo, quello targato Gasperini, per provare a dar seguito al percorso di crescita emerso con Ranieri, rimasto in società dopo l'addio alla carriera come allenatore. Al di là degli aspetti connessi strettamente al presente, quelli emersi anche in estate nella sessione estiva di mercato, non mancano aspetti più ad ampio raggio legati ai piani della proprietà per il club giallorosso: il Corriere dello Sport analizza proprio il progetto dei Friedkin della Roma, attraversando varie aree cruciali per la crescita della società capitolina a medio-lungo termine.

Il piano dei Friedkin per la Roma

L'auspicio è quello di coniugare competitività e conti in regola, anche per non incappare in nuovi paletti e in problemi di FFP. L'obiettivo è quello di riportare la Roma in Champions League, palcoscenico da cui manca addirittura dal 2019: è una priorità, sia per un discorso di prestigio che di introiti, al pari di un successo in Europa League. Traguardi da abbinare però a un contenimento dei costi e a una riduzione dl monte ingaggi: nell'ultima sessione estiva il trend si è invertito rispetto ai 20 milioni tagliati l'anno scorso, l'idea è quella di provare a spalmare (Dybala) o tagliare (Pellegrini) gli ingaggi più pesanti.

A livello globale l'indicazione è chiara ed è stata confermata comunque dai fatti: dal monte ingaggi da 115 milioni del 2020/21 si è arrivati a 89 milioni. Il ringiovanimento della rosa, in questo senso, ha avuto un ruolo cruciale. Sullo sfondo rimane anche il tema del nuovo stadio, sicuramente centrale per un discorso di ricavi: l'auspicio è quello di veder triplicare gli introiti del club, l'esempio della Juventus (dopo la nascita dello Stadium) in questo senso può essere virtuoso. I Friedkin vorrebbero riprendere l'iter che, nei piani, porterà la Roma a giocare nel nuovo impianto alla fine della stagione 2027/28. Anche il tema del main sponsor avrà un peso per aumentare i ricavi, basti pensare ai 25 milioni in due anni incassati con Riyadh Season.

I tifosi sperano che non debbano arrivare sacrifici sul mercato, i risultati sul campo saranno determinanti per evitare un epilogo siile: Ranieri però ha spiegato quanto i conti siano da tenere a posto, senza dunque poter escludere a priori addii dolorosi (come sarebbe quello di Koné). Nei piani a lungo termine avrà un ruolo cruciale anche lo scouting, nell'ottica di individuare e far crescere in giallorosso i campioni di domani: l'input è sempre quello di valorizzare al meglio il vivaio, senza però escludere talenti pescati altrove, con un necessario miglioramento però rispetto a quanto fatto nell'ultimo decennio.

feed