Quale crescita per la Juventus? Le priorità del club e i piani a lungo termine

La Juventus costruisce il proprio futuro: le priorità e la visione per le prossime stagioni
Comolli
Comolli / THIERRY ZOCCOLAN/GettyImages
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La Juventus lavora per costruire il futuro e lo fa attraverso cambiamenti importanti sul fronte dirigenziale, non ultimo l'arrivo di Damien Comolli in qualità di direttore generale, con ampie responsabilità per la costruzione di quella che sarà la squadra del prossimo anno. Un percorso di cambiamenti, quello attuato da Elkann, che ha già sancito addii importanti nel corso dei mesi e degli ultimi giorni - come Thiago Motta e Calvo - e che sancirà altre separazioni degne di nota come quella dal Football Director Giuntoli.

Tudor, Muani e DS: le priorità

L'edizione odierna di Tuttosport fa il punto sulle nuove fondamenta su cui poggia la Juve, con un Chiellini pronto ad assumere un ruolo più centrale e con nuove figure in arrivo. Quali sono e quali saranno i primi input dovuti all'arrivo di Comolli? Domani andrà in scena un incontro con Igor Tudor, tecnico forte di un attestato di stima da parte di John Elkann che - se non suona come una conferma in toto - appare comunque un modo per avvicinarsi al meglio al Mondiale per Club.

Possibile che Comolli e Tudor parlino anche in prospettiva, entrando nel merito della rosa: la prima tappa del lavoro del DG si lega alla conferma di Kolo Muani sia al Mondiale per Club che nella prossima stagione. I rapporti positivi tra Elkann ed Al Khelaifi possono aiutare in questo senso. C' è poi il tema del possibile arrivo di un DS: salgono le quotazioni di Salihamidzic, in concorrenza con Massara e con Diego Lopez (gradito soprattutto a Comolli). Occhio anche al ritorno di Tognozzi, non tanto come DS in senso stretto ma come responsabile dello scouting.

Una crescita sostenibile

Anche il Corriere dello Sport si sofferma sulle tappe del percorso bianconero di rinnovamento: il percorso di risanamento va avanti, è evidente però che quanto speso sul mercato non abbia reso così quanto prefissato. Proprio per questo il lavoro di Giuntoli non è stato ritenuto soddisfacente, portando all'addio. In cosa si tradurrà la nuova idea di sostenibilità bianconera? Spalmando gli ingaggi più pesanti e cedendo Dusan Vlahovic, che come noto non ha accettato l'idea di diluire il suo ricco stipendio tra più stagioni.

Si prevede un nuovo taglio al monte ingaggi: siamo arrivati a 110 milioni e l'obiettivo è quello di scendere sotto ai 100, puntando sul ringiovanimento della rosa come mezzo per arrivarci. A livello sportivo l'obiettivo è quello di alzare un trofeo, anche fosse la Coppa Italia, e di provare a lottare per lo Scudetto fino alla fine della stagione, entrando al contempo alla fase a eliminazione diretta della prossima Champions: la convinzione della dirigenza è che bastino due-tre innesti di qualità per farcela. Gradualmente, di fatto per la stagione 2026/27, l'obiettivo è quello di diventare ancor più competitivi sul piano internazionale e di vedere lo Scudetto come una mira ragionevole e non più come utopia.

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