Problema psicologico, nodi tattici e ritorno di Chiesa: l'Italia verso i playoff

Lo scenario all'orizzonte è a tinte cupe, l'inquietante possibilità di perdere il terzo Mondiale di fila e di restare ancora una volta fuori dal giro delle Nazionali che contano: uno smacco clamoroso per chi ha vissuto momenti di gloria, considerando tra l'altro come tutte le altre Nazionali che hanno vinto un Mondiale si siano qualificate per l'edizione 2026. Una criticità di natura mentale esiste, inutile negarlo, e Gattuso ne sarebbe pienamente convinto tanto da aver tenuto a rapporto il gruppo - negli spogliatoi - dopo la nuova pesante sconfitta con la Norvegia.
Criticità e risorse da ritrovare
Secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, il CT avrebbe invitato i calciatori della Nazionale a ritrovare fiducia nelle proprie capacità, a fronte di dati di natura atletica che sulla carta sarebbero incoraggianti (senza insomma problematiche di condizione fisica da denunciare). Una sorta di ansia da prestazione, di paura che impedisce di restare equilibrati e che conduce a errori anche banali, persino grotteschi. L'auspicio è anche quello di individuare risorse inedite o di poterne ripescare: il caso di Federico Chiesa appare esemplare, l'ex Juve darebbe qualcosa di importante sulle corsie e Gattuso vuole recuperarlo senza però forzare (assecondando l'auspicio di un calciatore che, ancora, non si sentirebbe pronto).
Accanto al discorso psicologico resiste una questione tattica, un rebus: niente certezze su modulo e interpreti, in ballo ci sono il 3-5-2, il 4-4-2 ma anche il 4-3-3 o il 4-1-3-2 già utilizzato da Gattuso nel percorso azzurro. In quest'ultimo caso l'idea sarebbe quella di proporre Locatelli davanti alla difesa e un insolito terzetto Politano, Barella, Tonali a metà campo. Oltre a Chiesa, poi, chi potrebbe inserirsi nel gruppo azzurro? Zaniolo sarebbe utile come seconda punta ma, ora come ora, i problemi azzurri non sono in attacco: non si tratta più di un elemento utilizzabile con continuità come esterno. Sullo sfondo non mancano giovani di prospettiva che militano in Premier, accanto al più affermato Udogie: Coppola e Kayode, ad esempio, potrebbero risultare innesti utili in difesa. L'aspetto cruciale però, evidentemente, è quello su cui Gattuso ha provato a far leva già dopo la sconfitta di San Siro: consapevolezza e lucidità da ritrovare quanto prima.
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