Zuniga: "Mi sento un colombiano napoletano. Mazzarri da ringraziare in eterno. Sarri? Non so cosa sia successo"
Tanti ricordi a tinte azzurre per Juan Camilo Zuniga, che nella lunga intervista ai microfoni di Napoli Magazine ha ripercorso i momenti principali della sua carriera il Napoli: "Mi sento un colombiano napoletano grazie ai tanti bei ricordi che mi legano alla città. Come faccio a dimenticare amici e tifosi? Sono sempre nel mio cuore. Di gol in azzurro non ne ho fatti tantissimi ma sono tutti belli: quello all’Inter che ci permise di tornare in Champions dopo tantissimi anni di sicuro è il più importante".
LAVEZZI - "Certo che lo sento ancora, mamma mia ma quanto è diventato vecchio, sembra Babbo Natale con quel barbone... Di quel grandissimo gruppo ricorderò sempre l’amicizia che ci legava: non vedevamo l’ora di andare a Castel Volturno per gli allenamenti".
GLI ALLENATORI - "Mazzarri, nonostante la mie resistenze, mi ha insegnato tanto e lo dovrò ringraziare in eterno, soprattutto mi mise a sinistra facendomi diventare uno dei migliori in campionato. Non è stato facile per niente, visto che con la Colombia giocavo a destra, ma ha avuto ragione ed io alla fine ho fatto bene entrambe le fasce. Finta 'alla Zuniga’? Mi fa piacere aver lasciato il segno in qualcosa. Quando è arrivato Benitez non ho avuto alcuna difficoltà perché ero già abituato alla difesa a 4 con la Colombia. Con Sarri mi sono sentito un po’ un fantasma perché non mi ha mai detto nulla, ancora non capisco cosa sia successo".
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