Zaniolo vuole spaccare il mondo, ma la forza è niente senza controllo
La prima partita di José Mourinho sulla panchina della Roma si conclude con una vittoria. Davanti al pubblico di casa, i giallorossi sconfiggono 3-1 una Fiorentina decisamente ben messa in campo.
Per i giallorossi ha senz'altro fatto comodo l'espulsione di Dragowski che ha lasciato i viola in 10 dopo appena 17 minuti. Non passano nemmeno dieci minuti e Mkhitaryan sblocca la gara, dopodiché la doppietta dell'ex Veretout permette alla Roma di portare a casa i 3 punti.
Tutto sommato, la Roma ha iniziato a mostrare i primi segni della cura Mourinho. I capitolini hanno ormai abbandonato l'idea del bel gioco a tutti i costi tipica di Fonseca per abbracciare un po' di sano pragmatismo.
I giocatori giallorossi mettono infatti molta aggressività nel loro modo di giocare, prendendo qualche giallo di troppo. Se questa volontà di recuperare palla il prima possibile non è però accompagnata da un po' di esperienza, l'esito inevitabile è l'espulsione.
Tornando a ieri sera, uno dei protagonisti più attesi era Nicolò Zaniolo che, dopo l'infortunio che l'ha tenuto out per tutta la passata stagione, è tornato finalmente a giocare una partita di Serie A. Come sempre, il centrocampista (ormai diventato esterno destro con Mou) ha messo in campo tutta la sua grinta, mostrando la solita grande forza fisica.
Come abbiamo detto nel titolo, la forza non è nulla senza controllo e ieri Zaniolo l'ha dimostrato. Va bene, l'arbitro Pairetto è stato molto rigido nella sua decisione, ma il 22 giallorosso poteva sicuramente evitare il fallo che ha portato alla seconda ammonizione.
La Roma era infatti in vantaggio 1-0, con un uomo in più tra l'altro. Per portare a casa il risultato, era sufficiente gestire la situazione e tenere palla il più a lungo possibile. Quindi, il contrasto di Zaniolo è stato frutto di una scelta azzardata. Certo, il classe '99 era partito con buoni propositi, voleva semplicemente rubar palla a Gonzalez e interrompere il contropiede della Fiorentina, ma quell'intervento poteva essere evitato o perlomeno fatto diversamente.
Purtroppo, Zaniolo non è nuovo a queste ingenuità. In appena 70 partite giocate con la maglia della Roma, l'ex Primavera dell'Inter ha incassato 20 gialli, cioè uno ogni tre partite (considerando che molte le ha giocate per pochi minuti).
Naturalmente, il giocatore ha voglia di riprendersi ciò che gli è stato tolto. Non è facile restare fermi ai box un anno intero e quando, dopo un lungo calvario, si ha di nuovo l'occasione di tornare in campo, si corre a destra e a manca. Quando a farlo è però un giocatore di un metro e novanta con una muscolatura eccezionale è facile cadere in errore.
Il ritorno i ieri sera non è stato dei più entusiasmanti e ora Zaniolo sarà costretto a saltare la sfida con la Salernitana. Il calciatore sembra aver capito la lezione e ha pubblicato una storia su Instagram (che però è stata cancellata) nella quale chiedeva scusa a compagni e tifosi per aver lasciato la squadra in 10.
Tutti gli appassionati contano su di lui per portar avanti il calcio italiano. Zaniolo, come ogni 22enne, ha bisogno di maturare. Le qualità ce le ha, bisogna solo insegnargli a controllare il suo fisico e a essere meno irruento. A questo proposito, Mourinho potrebbe essere il giusto insegnante.
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