Zaniolo ko: come cambia (se cambia) il mercato della Roma?
Per la Roma non c'è quasi stato il tempo di godersi il ritorno di Nicolò Zaniolo dal lungo infortunio al ginocchio. La - triste - storia, si è ripetuta ieri sera (anche se in Nazionale) con una nuova rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio. A confermarlo gli esami svolti dal calciatore a Villa Stuart, che domani lo vedrà entrare nuovamente per essere operato. Se tutto andrà bene Zaniolo tornerà in campo tra 6 mesi, più o meno, ma nel frattempo la Roma, oltre a maledire la sfortuna o chissà cos'altro, s'interroga: cosa fare sul mercato?
In realtà il mercato giallorosso, con la mancanza improvvisa di una pedina importante come Zaniolo, non vedrà grandi stravolgimenti. Complice il cambio di modulo operato da Paulo Fonseca dalla fine del lockdown - difesa a tre e due trequartisti dietro l'unica punta - le priorità resteranno le stesse. Servirà sempre sfoltire la rosa dagli esuberi (oggi Schick e Kolarov sono stati ufficialmente ceduti a Bayer Leverkusen e Inter) e alleggerire il pesante monte ingaggi.
Trequartisti, dicevamo. Lì Fonseca è copertissimo: Mkhitaryan, Pellegrini, Carles Perez, Pedro (all'occorrenza vice Dzeko) e il redivivo Pastore che, quando è stato bene, non ha sfigurato troppo. I problemi fisici dell'argentino, dopo l'operazione all'anca, dovrebbero essere risolti e, in mancanza di offerte, è destinato a restare.
C'è il capitolo esterni: Under e Kluivert sono sul mercato. Il primo tratta ancora con il Napoli, mentre il secondo ha rifiutato il Benevento. L'olandese, in mancanza d'altro, potrebbe restare a Trigoria ed entrare nelle rotazioni, ma in caso di cambio modulo e ritorno al 4-2-3-1 servirebbe almeno un altro esterno. In tutto questo una cosa è chiara: nomi pochi, soldi ancora meno. Al netto del probabile ritorno di Smalling (e magari l'arrivo di un altro centrale di difesa), prima di pensare a qualche acquisto low cost bisognerà cedere. La strada, ancora una volta, è maledettamente in salita.
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