Zanetti e il futuro dell'Inter: "Non voglio mentire ai tifosi. Dispiaciuto per Lukaku"

ìJavier Zanetti
ìJavier Zanetti / Marco Canoniero/Getty Images
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Javier Zanetti ha rotto il silenzio e fatto il punto sul futuro dell'Inter tra inizio della Serie A e calciomercato. Il vicepresidente nerazzurro ha voluto parlare subito delle cessioni: “Io non posso mentire ai tifosi dell’Inter. Forse altri sì, ma io no: sarà una stagione difficile e complicata. Questo va detto per essere corretti nei confronti di tutti, ma va detto anche che saremo competitivi: Inzaghi sta lavorando bene”.

Parole chiare da parte di Javier Zanetti, a poche ore dall’inizio della nuova stagione. Un messaggio, chissà, anche per Simone Inzaghi: il lavoro del nuovo tecnico non sarà facile, l’Inter parte senza proclami e promesse: “Io non parlo molto, e il mio silenzio credo dica tanto: serve a proteggere l’Inter, a concentrarci sulle questioni di campo. Ma una cosa ai tifosi la dico: noi, ancora una volta, per la maglia nerazzurra daremo tutto. Mi è dispiaciuto per l’addio di Lukaku, ci ha dato tanto. Lui e Dzeko sono diversi, però sicuramente Edin è un acquisto importante. Due giocatori da comprare sicuramente al Fantacalcio? Credo costino molto, ma dico Barella e Bastoni…”. Un pensiero anche per Antonio Conte, che in due stagioni ha riportato l’Inter al vertice del calcio italiano: “Quando Conte è diventato il nostro allenatore non avevo alcun pregiudizio, l’ho visto lavorare e ho capito immediatamente che il suo unico obiettivo è il bene della squadra che allena. Ha tantissimi meriti nella vittoria dello scudetto, è stato decisivo”.

Sulla vecchia conoscenza di José Mourinho, ora alla Roma: “Siamo ancora nella stessa chat del Triplete, diciamo che Josè è uno dei più attivi: scrive praticamente ogni giorno. La chiave del nostro successo con lui? E’ uno con idee chiarissime. Nel 2009 abbiamo perso contro il Manchester United e siamo usciti dalla Champions League, nello spogliatoio eravamo tutti tristi e arrabbiati. Josè ha voluto parlare subito con Moratti, proprio lì, davanti a tutti: Presidente, se compriamo quattro o cinque giocatori, nella prossima stagione vinciamo la Coppa. Noi ci guardavamo anche un po’ imbarazzati, ovviamente aveva ragione lui”.


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