Zanetti blinda Lautaro: "È il presente e il futuro dell'Inter. È un professionista, ha voglia di stupire"
"Se rivedo qualcosa di Milito in Lautaro? Che domanda. Diego per il calcio mondiale è stato uno dei più forti. Vedo Lautaro che si è adattato subito al nostro calcio e sta facendo vedere quello che può dare, può ancora migliorare ed è in un momento dove è il presente e il futuro dell’Inter e dell’Argentina". Parola di Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter intervenuto al 'Festival dello Sport' organizzato da La Gazzetta dello Sport in compagnia dei connazionali Esteban Cambiasso, Diego Milito, Hernan Crespo e Juan Sebastian Veron.
"È cresciuto dietro Diego e per lui è stato importante, l’ha consigliato bene. Lo vedo quotidianamente e si comporta come un professionista, ha voglia di stupire. Gli auguro una grande carriera perché per la giovane età è già molto pronto" ha continuato Pupi, che si è poi soffermato anche sul suo rapporto con l'Italia e con il club nerazzurro: “Il mio primo ricordo è la presentazione alla Terrazza Martini. Diluvio universale, arrivavo dentro un sogno. Io ero lo sconosciuto per tanti, una scommessa. Arrivare all’Inter era la mia grande opportunità. Lì ci aspettavano grandi giocatori, alcuni già dirigenti, come Bergomi, Facchetti, Angelillo, Mazzola: è stato il primo approccio con questa grande famiglia, il primo passo che significava per me una seconda vita in Italia legata ad una famiglia come l’Inter. Come è cambiato il calcio da quando sono arrivato ad adesso? Tanto. Il mio primo allenamento, e lo racconta sempre Bergomi, non davo la palla a nessuno. Ho imparato tanto tatticamente. Noi argentini portiamo la nostra essenza e essere in Italia da giovane è stata una palestra importante, sia dentro che fuori dal campo".
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