Yonghong Li, le carte sull'ex presidente del Milan sono arrivate alla Procura di Milano
Yonghong Li era arrivato al Milan per sostituire Silvio Berlusconi, presidente di un capitolo vincente forse irripetibile per provare almeno a rinverdirne i fasti. Ma l'avventura da presidente del Milan dell'uomo d'affari cinese, invece, è durata un solo anno, finita mestamente per non aver adempiuto agli obblighi finanziari che, di fatto, hanno consegnato il club in mano al fondo Elliott che tuttora ne ha il comando.
Da lì scattò l'inchiesta della Procura di Milano, che ora ha finalmente ricevuto le carte relative all'ex proprietario rossonero, grazie alla rogatoria internazionale chiesta alle autorità cinesi. Il Fatto Quotidiano ha rivelato che gli inquirenti stanno analizzando i documenti bancari per cercare di ricostruire il flusso di denaro che Yonghong Li aveva utilizzato per acquistare il 99,93% delle azioni Milan dalla Fininvest di Silvio Berlusconi.
L'uomo d'affari, al momento, è l'unica persona indagata per il reato di false comunicazioni sociali, diffuse ai tempi in cui era proprietario del Milan, in cui Li aveva rassicurato tutti sulla sua solidità patrimoniale e la sua capacità di adempiere agli aumenti di capitale del club rossonero. Ma proprio uno di questi, da 36 milioni di euro e che Li non ha effettuato, ha permesso al Fondo Elliott di avere il club come pegno.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo del Milan e della Serie A.