Voci a tema futuro, 'ossessione' Champions e rientri in difesa: Allegri su Monza-Juve

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Marco Canoniero/GettyImages
facebooktwitterreddit

Il pareggio nel big match contro l'Inter capolista ha permesso alla Juventus di mantenersi in scia dei nerazzurri, ad appena due punti, senza riuscire nell'impresa del sorpasso: contro il Monza, nell'anticipo della quattordicesima giornata, i bianconeri avranno la possibilità di portarsi almeno provvisoriamente in testa, dovendo però vedersela con una formazione imbattuta da quattro turni (e che non ha mai perso in casa fin qui). Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match dell'U-Power Stadium, queste le sue parole:

Che partita serve col Monza: "Non hanno perso in casa ed è l'unica squadra che ci ha portato via sei punti l'anno scorso e a cui non abbiamo mai segnato, è importante per dare seguito al pareggio con l'Inter in casa".

I rientri: "Danilo e Alex Sandro sono a disposizione, Locatelli lo valuteremo oggi ed è un problema di dolore, l'altro giorno ci ha dato una mano e vediamo oggi. Deve vedere se Locatelli ce la fa, Nicolussi non giocava da tanto, in qualche modo facciamo".

Sfida delicata col Monza: "Sarebbe inspiegabile e di poca maturità pensarle facili dopo l'Inter, il gruppo è coeso, la classifica è buona ma non abbiamo fatto ancora niente. Appena perdi intensità rischi di perdere. Abbiamo sei partite tra cui quattro trasferte da qui alla fine dell'andata, domani troviamo una squadra molto buona e ben guidata, con buoni giocatori, i numeri lo dicono e comunque fa la differenza nella fase difensiva, nelle ultime dieci o non ha subito gol o ne ha subito solo uno a partita".

Rabiot e lo Scudetto: "Lo spogliatoio è sacro ed è normale che loro abbiano ambizioni importanti, il desiderio più importante è quello di domani, non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest'anno è stato un danno tecnico ed economico. Abbiamo il dovere di costruire l'annata sull'obiettivo di giocare la prossima Champions".

Nuove certezze: "Dovrà essere una Juve che abbiamo visto nelle prime 13 giornate, comunque non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, rispetto di tutti e fare prestazioni di squadra, indipendentemente dall'Inter".

Scelte in attacco: "Chiesa e Vlahovic hanno fatto bene ma gli altri stanno bene, l'importante è l'obiettivo Champions, ci saranno momenti in cui qualcuno giocherà meno. Giusto arrabbiarsi ma la Champions è troppo importante, mi viene in mente Perin che gioca meno ma quest'anno nello spogliatoio è molto importante e propositivo".

feed

Il futuro e le voci: "In questi periodi parlano sempre, ho un contratto fino al 2025, lavoriamo per il futuro della Juve nei prossimi anni e non solo nel prossimo. Coi nuovi dirigenti vado molto d'accordo, c'è una buona armonia per far sì che la Juve abbia un futuro importante. Ho imparato che qui passano gli uomini e rimane il DNA. Zitti e lavorare, il resto non conta niente".

La classifica: "Noi bisogna scappare da chi è dietro, bisogna guardare la quinta, dare continuità. Il campionato è una crociera, bisogna tenere mentalmente, essere a due punti dall'Inter è motivo di soddisfazione ma bisogna guardare quelle dietro".