Vlahovic si rammarica per gli errori e spiega cosa manca alla Juve per lo Scudetto

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Dusan Vlahovic si assume le proprie responsabilità e fa mea culpa dopo le diverse occasioni sprecate durante Napoli-Juventus. Dopo la sconfitta del Maradona, l'attaccante serbo si è presentato davanti alle telecamere di DAZN e Sky Sport per scusarsi per le palle gol sciupate e per parlare del periodo negativo dei bianconeri. Ecco le sue parole:

A quali occasioni sbagliate ripenserai? "A tutte. Se voglio diventare quello che voglio diventare, queste occasioni le devo sfruttare. Ne ho avute di importanti che potevano cambiare la partita, questa sera è andata così e non ho una giustificazione. La squadra ha fatto una grande partita, ma se avessimo fatto gol sarebbe andata diversamente. Complimenti ai miei compagni, abbiamo dato tutto e se avessi sfruttato meglio una delle occasioni sarebbe andata in modo diverso".

La terza occasione è la più clamorosa? "Quando non seguo la mia intuizione, va male. Volevo portare avanti la palla, ma alla fine ho deciso di tirare di prima. Ho visto la palla un po' corta, pensavo che arrivasse il loro giocatore e ho deciso di tirare di prima. Devo fare meglio, continuerò a lavorare e sono convinto che arriveranno i gol".

Cosa vuoi diventare? "Un grande attaccante. Voglio sempre fare il massimo: stasera ho avuto 3-4 occasioni e nella testa volevo fare 4 gol. Il problema è che non abbiamo vinto, non che non ho fatto gol. Stiamo lavorando per migliorare, è andata così stasera e spero di tornare a fare gol già dalla prossima partita".

Cosa manca alla Juve per essere da Scudetto? "Secondo me il mister è stato bravissimo a inserire tutti questi giovani. Ci sono ragazzi di 18-19 anni, ha fatto un grande lavoro inserendoci tutti insieme. Dobbiamo proseguire su questa strada e già dall'anno prossimo dobbiamo pretendere di vincere lo scudetto. Nella Juventus conta vincere, il resto non conta. Dobbiamo continuare a seguire il mister, delle circostanze a partire dall'Empoli non ci hanno permesso di proseguire la lotta scudetto. Con l'Inter siamo entrati in campo dopo la batosta con l'Empoli, poi con l'Udinese in casa sappiamo com'è andata. Sono cose che ci serviranno l'anno prossimo".

A fine anno sarai contento se...: "Se vinciamo un trofeo e se ci qualifichiamo per la Champions League. Le cose personali le lascio da parte, penso solo ad aiutare la squadra. Siamo un grande gruppo e questo ci spinge ad andare avanti. Se uno fa 20 gol e la squadra non va, non ha senso".

Contento se la Juve torna in Champions da terza e non da seconda? "No, assolutamente no".

A Sky Sport, Vlahovic ha aggiunto: "Abbiamo fatto una buona partita secondo me, contro una grandissima squadra e in uno stadio storico. Abbiamo creato tantissimo, stava a me segnare, quello che ci si aspetta sempre dall'attaccante della Juventus e purtroppo questa sera non ci sono riuscito. Ho avuto tre occasioni importanti e sinceramente sono molto dispiaciuto. Soprattutto per il mister, per i compagni e i tifosi: so quanto ci tenevamo, abbiamo preparato bene la partita e purtroppo non sono riuscito a fare gol in quelle tre occasioni. Se magari la buttavo dentro alla prima sarebbe andata diversamente... Non voglio giustificarmi, ma è uno step di crescita, so quanto mi alleno e come do il massimo in settimana. Oggi la palla non è entrata ma col lavoro duro entrerà".

Sulla sua prestazione: "In una squadra come la Juventus tutti si aspettano che l'attaccante sia decisivo. Purtroppo stasera non lo sono stato... Non sono uscito dalla partita perché sapevo sarebbero arrivate altre occasioni. Potevo scavarla meglio. Però ormai questa è passata, ora prepariamoci per l'Atalanta in cui non ci sarò per via di un giallo ingenuo ma darò sostegno alla squadra, dobbiamo vincere".

La svolta in negativo dalla partita con l'Empoli: "Secondo me ha cambiato un po' di cose. Avevamo una partita in casa, non dico facile ma che dovevamo vincere arrivando da favoriti. Dopo quella siamo un po' crollati... Poi abbiamo perso lo scontro diretto con l'Inter e può succedere, ma dovevamo reagire meglio. Queste sono cose che fanno la differenza. Oggi purtroppo non ho nulla da dire ai compagni, so che abbiamo fatto il massimo e che non ho sfruttato le occasioni. Il mister è stato bravo a preparare la partita, abbiamo fatto tutto bene tranne la finalizzazione. Cresceremo e torneremo a vincere".

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