Vita facile per la Juve in Ungheria: 4-1 al Ferencvaros, altra doppietta per Morata. Torna a sorridere Dybala

Alvato Morata, Juve
Alvato Morata, Juve / SERGEI SUPINSKY/Getty Images
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Terza notte europea in stagione per la nuova Juventus di Andrea Pirlo. I bianconeri, reduci dal brutto ko contro il Barcellona, cercavano una vittoria per il riscatto e per indirizzare nel migliore dei modi il girone. Il tecnico bianconero ha scelto il suo 3-4-1-2 che diventa 4-4-2 in fase di non possesso con Ramsey a oscillare tra la trequarti e la fascia destra mediana, Chiellini al centro della difesa e Morata con Ronaldo di punta. Blazic e Dvali al centro della difesa per gli ungheresi, Somalia, Kharatin, Siger in mezzo al campo con la stella Nguen nei tre d'attacco.

Morata, Juventus
Morata, Juventus / ATTILA KISBENEDEK/Getty Images

Buon approccio e buon avvio della Juventus. I bianconeri attaccano in avanti come da mantra Pirlolandia, giocano in velocità e in verticale e dopo 7 minuti trovano già il vantaggio: bella palla in verticale di Cuadrado, il colombiano crossa rasoterra, Ronaldo sfiora soltando ma alle sue spalle l'ormai solito Morata trova la sua terza rete in questa Champions, alla sua 100ª presenza con la Juventus. La Juve col passare dei minuti abbassa l'intensità e concede anche qualche occasione agli ungheresi in particolare con Zubkov che mette i brividi ai bianconeri. La Juve dà ancora l'impressione di poter cadere da un momento all'altro ma anche di poter far male ad ogni occasione quando attacca, come al 35' quando Ronaldo serve Morata, lo spagnolo ridà un gran pallone a CR7! Blazic recupera tutto e sporca la linea di passaggio, gran chiusura del difensore degli ungheresi.

Nella ripresa Pirlo lascia negli spogliatoi Arthur, fermato da problemi intestinali, e perde dopo pochi minuti Ramsey (in campo Bentancur e McKennie). La Juve dà l'impressione di avere in pugno la gara ma, come nel primo tempo, non è cinica. Ci pensa ancora una volta Morata: Ronaldo al centro, velo di McKennie e gran destro a giro di Morata che fulmina Dibusz. Sesto gol con la Juve convalidato, pareggia il conto con i 6 annullati e conferma di essere l'uomo in più della Juve in questo avvio. Poi l'harakiri del Ferencvaros, con il doppio regalo a Dybala, entrato da pochi minuti per Morata, per lo 0-3 e poi per lo 0-4. Nel finale il gol della bandiera ungherese di Boly.

Dybala
Dybala / Danilo Di Giovanni/Getty Images

Dal 60' in poi bianconeri con il pilota automatico in modalità gestione. Contava vincere per i bianconeri e la vittoria è arrivata. Per valutare a che punto sia Pirlo con il suo lavoro c'è bisogno di test più probanti ma intanto la Juve porta a casa, per la prima volta quest'anno, due vittorie consecutive.


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