Vikingos, Culés, Colchoneros. L'origine di tutti i soprannomi della Liga
La Liga è pronta a ripartire. Sarà Osasuna-Siviglia il match d'esordio della stagione 2022-23 che aprirà il campionato spagnolo nella giornata di oggi. Ben presto cominceremo a sentire i nomi dei calciatori in telecronaca, ma soprattutto quelli delle squadre e i relativi soprannomi, per evitare troppe ripetizioni. Culés per il Barça, Vikingos per il Real Madrid, Colchoneros per l'Atletico. Come riporta questo interessante approfondimento del quotidiano spagnolo Marca, quali sono i soprannomi delle 20 squadre di Liga? E qual è la loro origine?
Almeria
La squadra recentemente neopromossa ha due soprannomi. Da una parte "rojiblancos" che ovviamente fa riferimento ai colori della maglia e, dall'altra, "indalicos". Questo secondo soprannome ha la sua origine in Indalo, una figura rupestre che si trova nella Cueva de los Letreros di Almeria e che rappresenta una persona con le braccia larghe e un arco che parte dalle mani. Tale simbolo si può notare nella parte superiore dello stemma andaluso.
Athletic Club
Il soprannome della squadra basca i "leones" e il nome dello stadio San Mamés, vanno a braccetto. Vicino al luogo in cui è posizionato lo stadio, in passato c'era un eremo che venereva San Mamés. Il santo nacque nel III secolo e i romani lo portarono al Colosseo per essere divorato dai leoni dopo aver scelto di non rinunciare alla sua fede cristiana. La leggenda vuole che Mamés abbia domato le belve e per questo motivo sia diventato santo. I giocatori dell'Athletic sono i "leones" che difendono lo stadio di San Mamés.
Atletico Madrid
Conosciuti come "colchoneros" ("materassai") per i tessuti bianchi e rossi con ci venivano rivestiti i materassi nell'epoca del dopoguerra, ma anche soprannominati "indios". L'origine di questo secondo nomignolo, da cui nasce la mascotte del club "Indi", ha due teorie. La prima è collegata alla quantità di acquisti sudamericani che l'Atletico fece durante le decadi 60 e 70, mentre la seconda si deve alla posizione dello stadio Vicente Calderon, collocato sulla riva del fiume Manzanares, come gli antichi accampamenti indios.
Barcellona
Per comprendere lo pseudonimo "culés" bisogna risalire alla seconda decade del XX secolo, epoca in cui il Barça giocava le partite in casa nello stadio della Calle de Industria chiamato la Escopidora. Nelle partite in cui lo stadio veniva completamente riempito, molti tifosi si sedevano sul muro che circondava il campo, per cui le persone che si sedevano sul marciapiede vedevano soltanto il lato b dei tifosi del Barça.
Betis
Soprannominati come "verdiblancos" in riferimento ai colori della maglia, i tifosi e i giocatori del Betis si conoscono anche come "Heliopolitanos", nomignolo dovuto alla posizione dello stadio, il Benito Villamarin, nel quartiere sevillano di Heliopolis.
Cadice
La squadra gaditana si conosce come "submarino amarillo" grazie alla famose canzone dei Beatles "Yellow Submarine" e al gruppo carnevalesco del 1965 chiamato "los Beatles de Cai", di Enrique Villegas, uno dei grandi nomi del carnevale gaditano. La squadra andalusa condivide il soprannome con il Villarreal.
Celta Vigo
Vigo è conosciuta come "La città dell'Olivo" e da qui deriva il soprannome della squadra locale, gli 'olívicos'. Tutto è nato quando i Cavalieri Templari piantarono un ulivo nell'atrio della chiesa della Collegiata di Santa María. Dopo la demolizione della chiesa, qualcuno raccolse un taglio dell'albero e lo ripiantò nel proprio giardino. Successivamente l'albero venne spostato su Paseo de Alfonso XII e divenne il simbolo della città.
Elche
Gli alicantini sono conosciuti come "franjiverdes" per i colori della prima maglia, ma anche come "ilicitanos". Questo secondo soprannome è il gentilizio di Illice, nome della città di Elche durante l'impero romano.
Espanyol
L'altra squadra della città di Barcellona si distingue con il soprannome di "los pericos" ("i pappagalli"). Per comprendere l'origine di questo pseudonimo bisogna risalire al passato secolo, quando l'Espanyol giocava le partite in casa a Sarrià. Nei dintorni dello stadio c'erano molti alberi con una grande quantità di questo uccello. Anche la mascotte del club ha questo nome.
Getafe
A un semplice sguardo il soprannome "azulones" sembra avere un'origine evidente perché il Getafe indossa una maglia di questo colore. Tuttavia ci sono altre due teorie. La prima è che la squadra del sud di Madrid ereditò dal club da cui proviene il suo abbigliamento, anch'esso blu. Invece la seconda spiegazione fa riferimento al colore del mantello della Vergine degli Angeli, patrona della città madrilena.
Girona
La squadra catalan è un'altra che deve il suo soprannome ai colori della prima maglia. I giocatori indossano il rosso e il bianco e sono conosciuti come "albirrojos".
Mallorca
La squadra delle isole baleari è conosciuta comunemente come "bermellones" ("vermigli") in onore al colore della maglia. La parola "bermellón" proviene dal catalano "vermelló", termine che si usa per descrivere un colore rosso-arancio e semiscuro.
Osasuna
Come per il club precedente, i giocatori e i tifosi dell'Osasuna vengono soprannominati come "rojillos", in relazione al colore della prima maglia, che coincido con quello della bandiera della Navarra.
Rayo Vallecano
L'attuale maglia della squadra di Vallekas offre una striscia rossa a forma di fulmine al centro del predominante colore bianco. Questo è così poiché i vallecani raggiunsero un accordo con l'Atletico Madrid negli anni 40, per cui i colchoneros cedettero dei giocatori al Rayo, ma solo alla condizione che la squadra aggiungesse un dettaglio rosso all'abbigliamento. Davanti a questa circostanza, i dirigenti del Rayo decidettero di aggiungere una striscia rossa come quella del River Plate incorporando anche il soprannome di "franjirrojos".
Real Madrid
La squadra di Carlo Ancelotti è soprannominata "merengues" per il colore bianco del dolce, ma anche "vikingos". E il secondo nomignolo ha due spiegazioni. La prima ha origine dal periodico "The Times", dopo la conquista del Real Madrid della quinta Coppa dei Campioni nel 1960. Il titolo del giornale comparava il dominio della squadra madrilena con il potere dei vichinghi. La seconda versione fa invece riferimento alla grande quantità di acquisti di calciatori di origine danese e tedesca, antiche terre vichinghe, realizzati durante la decade degli anni Settanta.
Real Sociedad
La squadra basca è conosciuta come "txuri-urdin", che in basco significa azzurro e bianco, con un chiaro riferimento ai colori della prima maglia del club.
Siviglia
I tifosi e i giocatori della squadra andalusa hanno due soprannomi. "Hispalenses" per il nome della città durante l'impero romano, "Hispales"; e "palanganas" per la similitudine dei colori della maglia, bianca con dettagli rossi, con quelli delle "palanaganas" (bacinelle, tinozze) antiche.
Valencia
Conosciuti come "Che", la squadra valenciana deve il suo soprannome al modo di parlare e comunicare dei suoi abitanti. "Che" è un'interiezione usada abitualmente in questa regione e si traduce con "oye" (senti).
Valladolid
Il nomignolo "pucelanos" è uno di quelli che ha più spiegazioni, ben tre teorie possibili. La prima risale al XV secolo, quando i cavalieri della città di Valladolid andarono in Francia per difendere la Donzella d'Orleans. Anticamente si conosceva tale donzella come "pucela". La seconda teoria si relaziona alla posizione della città, situata tra due fiumi e considerata come una pozza, diminutivo di "pucela". L'ultima fa riferimento al commercio di cementi che la città spagnola avesse con Pozzuoli.
Villarreal
La promozione raggiunta dalla squadra spagnola alla Tercera Division (Serie D) nel 1967 coincise con il periodo migliore del gruppo inglese dei Beatles che cantavano la canzone "Yellow Submarine". Canzone della quale il Villarreal si approprio durante i festeggiamenti di quella promozione e che anche oggi condivide con il Cadice
Segui 90min su Instagram.