Vidal e gli errori che pesano: due leggerezze del cileno complicano l'esordio in Champions dell'Inter
Nel pareggio dell'Inter contro il Borussia Mönchengladbach non sono passati inosservati i pesanti errori di Arturo Vidal. Il cileno, sbarcato in estate a Milano anche per permettere ai nerazzurri un salto di qualità in territorio europeo, ha vanificato i tanti palloni recuperati e la splendida idea in verticale per Lautaro in occasione del primo gol di Lukaku rendendosi protagonista di due leggerezze che non ci si aspettano da un giocatore delle sua esperienza.
Se sul primo c'è poco da dire, però, nel secondo resistono dei dubbi. Partendo con ordine, il primo abbaglio del cileno arriva sull'1-0 per l'Inter, quando aggancia in area Thuram che va a terra. L'arbitro Kuipers si piega per vedere ma decide che non c’è nulla, poi all’auricolare gli raccomandano una review e al monitor del Var e arriva il dietrofront: rigore corretto per i tedeschi. Nulla da dire: Vidal tocca in maniera netta e in ritardo l'attaccante del BMG, quando sarebbe stato meglio temporeggiare (anche perché alla spalle dell'ex Barça era presente D'Ambrosio).
Più dubbi, invece, sul secondo errore di Arturo: all’85’ Hofmann trova il raddoppio, ma per convalidarlo passano dei lunghi minuti. Il dubbio è infatti sulla posizione del marcatore non al momento del filtrante iniziale di Neuhaus, ma al momento del tocco di Plea che interviene subito dopo. "Per il Var è una posizione regolare (millimetrica) grazie a De Vrij che lo tiene in gioco, ma le immagini ufficiali con le linee Var non sono state diffuse" si legge nella moviola de La Gazzetta dello Sport. In quella occasione Vidal tarda comunque a salire e tiene in gioco Hofmann al momento del lancio di Neuhaus. Una leggerezza che da lui non ci si aspetta.
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