Vendere o resistere? Il grande dubbio di Pallotta che condiziona il futuro della Roma

AS Roma v ACF Fiorentina - Serie A
AS Roma v ACF Fiorentina - Serie A / Giuseppe Bellini/Getty Images
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Vendere o resistere? Questa la domanda che da giorni si pone James Pallotta, attuale presidente e proprietario della Roma da diverse settimane in trattativa con il ricco imprenditore texano, Dan Friedkin. Il Corriere dello Sport in edicola oggi prova a descrivere il Piano A e il Piano B dell'attuale numero uno del club giallorosso.  

AS Roma v Genoa CFC - Serie A
AS Roma v Genoa CFC - Serie A / Paolo Bruno/Getty Images

PIANO A - Cessione. La trattativa tra le parti continua, ma con l'emergenza Covid-19 è evidente che il prezzo lordo pattuito a fine dicembre, intorno ai 710 milioni compresa l’eredità debitoria, non è più ragionevole. Pallotta e i suoi soci avevano calcolato una plusvalenza da 80 milioni rispetto a quanto investito, ma in questo momento storico si rischia di andare in perdita. Al momento Pallotta è costretto a onorare le scadenze ed entro il 31 dicembre dovrà completare l’immissione di 135 milioni necessari a coprire l’aumento di capitale.

PIANO B - Resistere. Entro un paio d’anni l’economia mondiale dovrebbe riprendere a girare, magari portando al riposizionamento del marchio As Roma sul mercato. Ecco perché Pallotta non ha mai considerato offerte al di sotto dello standard ritenuto congruo e potrebbe continuare su questa strada.


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