Vendere Cristiano Ronaldo? Per la Juve, adesso, può essere un affare

Cosa succederebbe in casa Juventus se Cristiano Ronaldo dovesse lasciare il club bianconero? Dal punto di vista tecnico la squadra di Andrea Pirlo perderebbe sicuramente competitività, ma per quanto riguarda il lato economico, soprattutto se si considera il periodo di grave crisi globale, le conseguenze sarebbero tante e diverse.

Le illustra l'edizione odierna del Corriere dello Sport, che spiega come per la Juve i risparmi di costo sarebbero prevedibili, ed evidenti. Ma bisogna anche tenere conto dei ricavi effettivi prodotti dal portoghese e di quelli potenziali. Ronaldo è stato acquistato dalla Juve per una cifra totale di poco più di 115 milioni di euro (100 per il prezzo del cartellino e il resto in contributi di solidarietà): quindi 29 milioni annui di ammortamento spalmati su 4 anni di contratto. Il cartellino di CR7 peserà a bilancio per 43,4 milioni a gennaio 2021, mentre a giugno 2021 i milioni sarebbero "solo" 29, tutto al netto degli ammortamenti già sostenuti e quindi i prezzi di cessione per evitare una minusvalenza.

Si passa poi all'ingaggio, sicuramente il capitolo più oneroso. Cristiano Ronaldo guadagna 31 milioni di euro netti, per un costo complessivo di 64 milioni. E considerando che il totale degli ingaggi alla Juve è di 250 milioni, il portoghese da solo rappresenta un bel 25%. Si credeva che l'operazione Ronaldo, da 375 milioni di euro in 4 anni, si sarebbe "ripagata" solo con la vendita delle sue maglie. Il suo arrivo ha però rappresentato una crescita del fatturato da merchandising da 16 milioni di euro, molto lontana dalle cifre del suo acquisto. Insomma, nonostante gli innegabili benefici portati dall'arrivo del campione portoghese, vendere CR7 senza realizzare una minusvalenza sarebbe la soluzione migliore per la Juventus.

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