Il valzer delle panchine in Serie A: chi rimane, chi è in bilico e chi se ne andrà
La Serie A sta volgendo al termine e, come di consueto, si inizia già a parlare di mercato. Quest’anno, poi, quello degli allenatori sarà avvincente: saranno poche le squadre che confermeranno il tecnico della stagione scorsa. La maggior parte, infatti, si prepara a una rivoluzione e a un cambio di condottiero al timone. Analizziamo insieme il futuro delle varie panchine del nostro massimo campionato.
CHI RIMANE
Come detto in precedenza, pochi hanno davvero la certezza di rimanere, sicuramente uno di questi - salvo colpi di scena - è Stefano Pioli al Milan. Indipendentemente da come vada la stagione, la sua posizione sembra solida dopo l’ottimo lavoro fatto in un anno e mezzo. Lo stesso Maldini lo considera intoccabile. Certo è che, se mancasse la qualificazione alla Champions, le cose potrebbero (ma è una grande se) essere messe in discussione. Anche Antonio Conte, fresco vincitore dello Scudetto, verrà riconfermato alla guida dell’Inter, anche se bisogna stare attenti alla crisi finanziaria del club. Pure l'Atalanta andrà avanti con Gian Piero Gasperini, se non arriva un'offerta irrinunciabile.
Sinisa Mihajlovic è destinato a rimanere a Bologna al 90%, a meno che non arrivi una chiamata da una big. Abbiamo pure il neopromosso Fabrizio Castori che dovrebbe essere confermato sulla panchina della Salernitana.
IN BILICO
Il futuro di Simone Inzaghi alla Lazio sembrava essere una certezza, ma ancora non è arrivato il rinnovo di contratto. Le pretendenti sono tante, i biancocelesti hanno bisogno di un rinnovamento e la panchina di Inzaghi non è più così salda. Come quella del fratello a Benevento: qui il rinnovo c’è stato, ma la retrocessione potrebbe cambiare i suoi piani.
Da definire ci sono pure i futuri di Claudio Ranieri alla Sampdoria e di Davide Ballardini al Genoa. Se il primo sembra orientato verso la conferma, sul secondo invece ci sono più incertezze. Considerando anche il passato, servirà un confronto con la società per capirlo. Ancora qualche dubbio su Leonardo Semplici al Cagliari, anche se la salvezza sembrerebbe confermarlo per un altro anno sulla panchina sarda. Per Luca Gotti dell’Udinese, sebbene i friulani abbiano iniziato a guardarsi in giro, non ci sono ancora né conferme, né addii.
CHI SE NE VA
Arriviamo alle note dolenti. Tra gli allenatori candidati a lasciare la propria squadra c’è Andrea Pirlo. L’annata bianconera è stata deludente e rischia seriamente di rimanere fuori dalla Champions. L’esperimento Pirlo non ha funzionato e nomi per la sua successione ce ne sono parecchi. Due in particolare: il ritorno gradito di Allegri e la novità Zidane, che ha annunciato il suo divorzio dal Real Madrid (poi smentito, ma se fosse un gioco delle parti?). Anche per l’altra squadra di Torino è un anno complicato, con una salvezza ancora da conquistare. Davide Nicola è destinato ad andarsene, Cairo sta già puntando Ivan Juric: il tecnico croato è scontento di come il Verona abbia gestito la squadra in questi due anni e cerca altre piazze.
Juric è stato accostato a due squadre già sicure del cambio panchina e, per questo, legate da un filo invisibile: Fiorentina e Napoli. I Viola, infatti, non confermeranno Giuseppe Iachini e il nome più caldo per sostituirlo è proprio Gennaro Gattuso, in rotta con De Laurentiis e la società partenopea. Anche il Sassuolo saluterà il suo allenatore: Roberto De Zerbi sembra destinato allo Shakhtar. Al suo posto dovrebbe arrivare Vincenzo Italiano, ormai quasi ex allenatore dello Spezia, anche se le offerte non mancano. L’Empoli probabilmente perderà Alessio Dionisi su cui hanno messo gli occhi squadre come Udinese e pure il Napoli (la pista Luciano Spalletti, infatti, si è un po’ raffreddata) e ciò potrebbe far vacillare la sua permanenza in Toscana. Infine Paulo Fonseca, ormai già ex allenatore della Roma. Al suo posto nella Capitale arriva José Mourinho.