"Vai a giocare su, Raspa": il retroscena del Corriere dello Sport su Spalletti
Dietro i tre punti strappati dal Napoli nel finale contro lo Spezia ci sono tanti meriti di Luciano Spalletti, bravo a puntare ancora su Giacomo Raspadori che a pochi minuti dalla fine ha siglato il gol della vittoria.
E c'è un retroscena che viene raccontato oggi tra le pagine del Corriere dello Sport. "La giornata di Giacomo Raspadori - si legge in un pezzo del giornale romano - s’è sviluppata attraverso le ombre che un ventiduenne, con la pressione che si porta appresso, avverte come una zavorra: e il Napoli, che invece ha accusato gli effetti negativi della Champions (perché ce ne sono!), non è riuscito adeguatamente a sostenerlo. Lo ha fatto, però, Spalletti intrufolandosi nelle dinamiche della sfida, rivedendo il suo piano-A e ritoccandolo secondo le esigenze più immediate e resistendo a qualsiasi tentazione di rinunciare a Raspadori: fuori Politano e poi pure Kvara, tenendo per sé e per quel finale da evitare ai cardiopatici il cosiddetto anello debole del tridente, allargandolo rispetto al copione iniziale, e spingendolo però a credere in se stesso, assorbendo un pizzico di sano egoismo e rinunciando a quella generosità che lo stava portando a rientrare sulla trequarti per non far saltare gli equilibri. «Vai a giocare su, Raspa». Il destino non può essere ignorato, ha un ruolo nell’esistenza d’una partita e quando Giacomo Raspadori s’è accorto che Lozano ormai aveva puntato l’avversario sulla corsia opposta per abbellire un traversone, ha coperto il perimetro, se n’è stato a rimorchio di Gaetano per occupare lo spazio e dominare il secondo palo, e ha sognato che il pallone potesse passare tra decine di gambe. E’ rimasto lucido, ha interpretato perfettamente se stesso, l’ha girata nell’angolo ed ha sentito sfilare via ogni forma di psicosi, con l’aiuto del babbo calcistico che l’ha vinta con lui".
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