Uno Scudetto che sa di rivincita e il rapporto con Zhang: le parole di Calhanoglu

Protagonista dello Scudetto vinto dall'Inter, il numero 20 nerazzurro si prende la rivincità sui tifosi del Milan.

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Assoluto mattatore della festa Scudetto dell'Inter è stato senza dubbio Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco si è preso la sua personalissima rivincita vincendo il titolo dopo la marea di sfottò (per usare un eufemismo) che gli sono stati rivolti dai tifosi del Milan. Non traspare alcun risentimento però dalle sue parole nell'intervista rilasciata a Il Giornale, in cui Calha ritorna proprio dal trasferimento dai rossoneri ai nerazzurri ed esprime tutta la sua gratitudine per la vittoria del primo Scudetto della sua carriera.

Sullo Scudetto: "Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto questo straordinario traguardo. Questa seconda stella l’abbiamo voluta con tutti noi stessi. Un successo che abbiamo meritato per lo splendido lavoro fatto insieme. Ho rivisto le immagini della partita, i festeggiamenti dei tifosi e non ci credo ancora. È una gioia troppo grande per poterla descrivere".

Sul passaggio dal Milan all'Inter: "Ho lavorato sempre in silenzio e sofferto anche in silenzio. Una volta arrivato all’Inter avevo un solo obiettivo: dare il meglio e vincere con questa straordinaria squadra. La vittoria è stata per me una grande rivincita".

Una rivincita personale: "Rivincita per la sofferenza che ho provato l’anno in cui sono arrivato, quando con l’Inter abbiamo perso. Tutto ciò che è stato fatto contro di me e la mia famiglia dai tifosi milanisti non posso dimenticarlo ma nel mio cuore ero certo che tutto sarebbe finito bene. Sarebbe arrivato il mio riscatto, e vincere lo scudetto durante il derby è stata la mia soddisfazione più grande. Era tutto scritto. Dio voleva così perché lui sa che io non ho meritato quello che mi hanno fatto. Zitto, senza dire mai una parola ho lavorato e pensato solo a far bene. Questa vittoria mi ripaga di tutto".

Sul suo ruolo da regista: "Sento una grande responsabilità. Sono felice di giocare in quel ruolo perché mi piace e sento di riuscire ad esprimermi al meglio. So di essere diventato un giocatore importante per l’Inter e cercherò sempre di migliorare".

Sul primo Scudetto in carriera: "Ho sempre sognato di vincerlo con un grande club. È arrivato con l’Inter e non potrei essere più felice. Credo sia il sogno di ogni giocatore vincere il campionato. Abbiamo fatto una stagione strepitosa, abbiamo regalato gioia ai nostri tifosi che ci sono stati vicini con un entusiasmo straordinario. E li ringrazio. Sono stati fondamentali".

Sul futuro: "Io a Milano mi sento a casa. Anche quando finirò la mia carriera vorrò vivere a Milano. Sto benissimo in questa città. La maggior parte dei milanesi mi ama e lo sento".

Sulla diretta con Zhang: "C'è un rapporto stupendo con lui. Quella divertente chiamata è stata la dimostrazione che il gruppo non è soltanto la squadra ma è allargato al presidente. Steven, uno di Noi!".


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